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Glenburgie 27 y.o. 1995-2023 Thompson Bros for Beija-Flor

Informazioni:

Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky.

Provenienza: Speyside – Scozia.

Volume alcolico: 52,3%

Prezzo consigliato: 245 euro.

Reperibilità: Bassa, Single Cask dal quale sono state ottenute 245 bottiglie.

Cenni storici e osservazioni personali:

I fratelli Thompson sono un nome noto nel mondo del whisky: già proprietari di un celebre whisky bar, sono anche noti per aver avviato la Dornoch Distillery, una piccola distilleria che crede molto nell’importanza del lavoro delle persone. A un mondo in cui sempre più impianti vengono gestiti da un personale ridotto e i processi sono largamente automatizzati, la Dornoch preferisce contrapporre la manualità con l’obiettivo di produrre whisky di qualità senza lasciare che la totale efficienza soppianti il romanticismo che si cela dietro l’antica arte della distillazione.

Al contempo, i Thompson hanno anche avviato un brand come imbottigliatori indipendenti, con il quale rilasciano selezioni decisamente apprezzate dagli appassionati.

In questa cornice si inserisce il malto di cui parlerò oggi: un Glenburgie 27 y.o. imbottigliato in esclusiva per Beija – Flor, noto distributore italiano. La maturazione è avvenuta in una Bourbon Hogshead dalla quale sono state ottenute 245 bottiglie a grado pieno. Grande successo commerciale, con le bottiglie rapidamente sold out presso le varie enoteche specializzate (forse, cercando bene, qualcosina si trova ancora…), oggi lo provo grazie alla gentilezza del patron dell’Enoteca Parlapà di Torino, che ha inserito un graditissimo sample nel mio ultimo ordine.

Note di degustazione:

Aspetto: Oro.

Olfatto: Chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare dall’avvolgente sentore di mandorle che rimembra “les petites madeleines” molto care a Proust. Segue un’elegante purea di pera matura e cenni di agrumi, declinati in una scorzetta di limone candito che, a tratti, rievoca anche un buon limoncello della Costiera Amalfitana. L’anima suadentemente fruttata di questo malto prosegue con un ottimo melone cantalupo intramezzato da un velo di vaniglia. Provando con qualche goccia d’acqua, la componente fruttata si amplifica leggermente.

Palato: Nitida frutta secca declinata nelle mandorle tostate e nelle noci, cui segue un legno nobile e non invasivo, impreziosito da una sottile sfumatura di liquirizia. La componente fruttata è ancora protagonista con pesca gialla e melone, seppur meno intensa che in sede olfattiva. Compare anche un delizioso tratto da strudel. Noce moscata e vaniglia, seguite da cioccolato fondente e una lieve venatura di caffè espresso. Elegante tratto erbaceo, di camomilla e foglie di tè verde, seguito da un lato balsamico ugualmente elegante, di eucalipto. Ad accompagnare tutto, una vivace nota di zenzero che gli conferisce un tocco piacevolmente piccantino. Con acqua, compare un insolito ma intrigante paté di olive nere.

Finale: Lungo, con frutta secca, legno e spezie accanto a uno zenzero perdurante.

Ho sempre amato il profilo organolettico di Glenburgie e, anche questa volta, non mi delude affatto. Un olfatto superbo dai sentori nobili e antichi, non così usuale, abbinato a un palato di spessore. Perde un po’ nel finale, ma ad averne di whisky così… Grazie di cuore, caro Mauro!