Highland Park Cask Strength Batch 2

Aspetto: Oro.

Olfatto: Nonostante la gradazione mostruosa, segnalo una positiva integrazione dell’alcol, che risulta percepibile solo di sfondo. Molto cremoso, spazia tra note di vaniglia, miele ed erica, senza trascurare un elegante pan di Spagna e una delicata pannacotta. Non manca una buona componente fruttata, che spazia tra la mela cotta e la purea di pera. Con il passare dei minuti, la frutta diviene sempre più eloquente. Il tutto è avviluppato da un fumo piuttosto delicato, anche comparato ad altri Highland Park, in cui si intravede una suggestione di brace spenta da molte ore. Con acqua, diviene ulteriormente cremoso e, al contempo, compare un tratto costiero, con una brezza marina dapprima assente. Lo preferisco.

Palato: In purezza, la nota alcolica è pungente, contrariamente all’olfatto. Il palato risulta essere piuttosto anestetizzato, lasciando una sensazione bruciante di pepe nero e peperoncino a iosa. Indubbiamente, pur volendolo provare liscio come con ogni recensione, ho immaginato fin da subito che l’acqua fosse necessaria. Con una discreta diluizione, la scena cambia radicalmente: lato costiero e marino ben presente, accanto a un fumo più denso che all’olfatto ma comunque mai coprente, ritorno del lato fruttato ottenebrato dall’alcol e ugualmente declinato nella mela (direi chips, in questo caso). Delle spezie, permane il pepe nero che resta forse un po’ elevato ma non eccessivo come senza acqua. In fundis, un tratto erbaceo, di foglie di tè.

Finale: Lungo ma piuttosto semplice: tè, pepe nero e residui di mela.