Tipologia: Single Malt.
Provenienza: Inghilterra.
Volume alcolico: 52%
Prezzo consigliato: 110 euro.
Reperibilità: Media, release di 5500 esemplari. Disponibile presso rivenditori specializzati.
La distilleria Lakes, come già scrissi in una precedente recensione, è una novità recente nel mondo del whisky. Per ora, per quello che ho avuto modo di provare (anche se, colpevolmente, non l’ho riportato anche qui) mi sembra decisamente interessante.
I cask utilizzati per la maturazione sono prevalentemente ex-Sherry e, con le ovvie differenze, rimembra non poco lo stile dei blasonati sherried di Macallan e, a mio parere, anche di GlenDronach. E’ pur vero che entrambi i whiskymakers di Lakes, l’ex Dhavall Ghandi e l’attuale Sarah Burgess, sono stati al servizio di Macallan per numerosi anni prima di intraprendere il nuovo progetto.
La filosofia di Lakes è piuttosto affascinante ed impostata su una produzione attualmente ridotta (500.000 litri annui) ma rigorosa nella scelta di materie prime di qualità e nel particolare processo di fermentazione adottato.
Venendo all’espressione odierna, il The Lakes Infinity, posso dirvi che la maturazione è avvenuta in un mix di botti di Sherry Oloroso, Palo Cortado, Fino e Manzanilla che, sulla carta, mi intriga non poco…
Imbottigliato al 52%, non presenta invecchiamento dichiarato.
Nell’epoca del (nuovo) boom del whisky, le release sono innumerevoli. Tantissime nuove distillerie e relativi imbottigliamenti, che non sempre mi convincono e che troppo spesso sembrano troppo simili tra loro. Nel caso di The Lakes, noto invece uno stile sherried a tratti un po’ ruffiano e leggermente acerbo, ma decisamente più espressivo di tanti prodotti contemporanei. Rimembra non poco il whisky di altri tempi, seppur con le dovute differenze. Continuerò con piacere a seguire gli sviluppi.