La Parte degli Angeli (Angel’s Share) è un film approdato nelle sale cinematografiche italiane il 13 dicembre 2012.
Ken Loach, noto regista britannico, da sempre impegnato nel focalizzarsi sui problemi della working class, ci offre stavolta un’immagine di stampo diverso.
Il film racconta infatti la storia di un gruppetto di ragazzi che, coinvolti in problemi legali di vario tipo, vengono affidati ai servizi sociali per un recupero. Tra di loro c’è Robbie, giovane di Glasgow dal passato turbolento, neo padre di Luke, avuto dalla compagna Leonie. Robbie rappresenta il contrasto che vivono molti giovani delle periferie scozzesi: è potenzialmente talentuoso ma costretto, dal contesto sociale, a vivere ai margini della società. Un po’ reietto, considerato un fallito dal suocero, coinvolto in continue zuffe con altri ragazzi del quartiere scoprirà una passione che potrà cambiargli la vita.
Grazie all’aiuto di un generoso e anziano assistente sociale, Robbie si approccia infatti all’affascinante mondo del whisky, il distillato nazionale scozzese. Con costanza e passione, impara a riconoscere aromi e sapori, divertendosi e diventando un appassionato conoscitore arrivando addirittura a distinguersi in una degustazione.
Apprende quindi una notizia che potrebbe farlo emergere dal torbido ambiente che lo attanaglia ed elabora con i suoi amici un piano per modificare radicalmente le proprie esistenze.
Non voglio svelare ulteriori dettagli sulla trama, rischierei di rovinarvi la visione, ma vorrei dire che “La Parte degli Angeli” è un film decisamente convincente, a tratti commovente, ottima rappresentazione dei problemi e dei contrasti insiti nelle periferie scozzesi. E’ un film che unisce il desiderio di uscire dal degrado alla voglia di riscatto e superamento delle avversità, anche quando il mondo intero considera i soggetti irrecuperabili.
Il Whisky, degnamente rappresentato nel film, rappresenta un elemento di contorno fondamentale e non mancano riferimenti espliciti a prodotti molto noti. Dalla prima apparizione di uno Springbank 32 anni, alle tasting notes di un Lagavulin 16 o al blind tasting di un Cragganmore , il distillato vi accompagnerà per tutto il film fino alla sopresa finale che non voglio svelarvi .
E’ opportuno però dire che non si tratta di un film sul whisky: è un film che si prefigge di raccontare una storia molto bella, un racconto di solidarietà, riscatto e rivincita sociale. La presenza del whisky funge da collante ma è sui personaggi, tutti ben caratterizzati , che si impernia la trama. Il cast è composto da giovani attori scozzesi ma è da menzionare la presenza del noto esperto di settore Charles McLean nel ruolo del Master of the Quaich McAllister.
La fotografia è ben realizzata e i paesaggi si alternano, tra la presenza di un contesto urbano degradato della periferia di Glasgow, a quello monumentale del centro di Edimburgo. Non mancano poi stupendi scenari rurali scozzesi e la presenza di alcune distillerie come la Balblair, mostrata in tutta la sua magnificenza da molteplici inquadrature.
Avendo avuto modo di vedere il film anche in lingua inglese, mi sembra opportuno menzionare l’ottimo doppiaggio, che ha lasciato inalterata la pronuncia dei distillati. Un punto in più per gli appassionati di whisky che non vedranno bistrattato il proprio background personale.
In sintesi, “La Parte degli Angeli”, è un bel fim, capace di far commuovere, sorridere ed emozionare, un po’ come il whisky.
L’uscita in DVD è programmata per il 22 maggio ad opera di BIM Distribuzione.
Consigliato senza riserve!