Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky.
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 40%
Prezzo consigliato: 65 euro.
Reperibilità: Media, disponibile da rivenditori specializzati.
Qualche tempo fa, Pernod Ricard, detentrice del celebre blended “Ballantine’s” (sul quale mi sono soffermato in diverse occasioni, laddove aveste voglia di consultare l’omonima categoria) decise di realizzare tre imbottigliamenti dedicati ai malti chiave del blend. La gamma si compone infatti di un Glenburgie, un Glentauchers e il Miltonduff 15 di cui vi parlerò a breve.
Di Miltonduff recensiti finora ne annovero solo uno, eccellente peraltro, rilasciato dall’IB Adelphi. Come noto, infatti, la distilleria non dispone di un core range, essendo gran parte del malto impiegato – indovinate – nella produzione di Ballantine’s.
In effetti, quest’imbottigliamento è l’unico ad essere annoverato tra gli “ufficiali” senza voler tornare indietro di alcuni decenni, quando esistevano alcuni imbottigliamenti (sempre sporadici).
Per chi volesse approfondire la storia di Miltonduff, trovate i riferimenti in questa precedente recensione.
Purtroppo quest’espressione di Miltonduff è lontanissima da quell’indipendente che provai alcuni anni fa. Struttura molto semplice, non necessariamente un neo se non fosse che il tutto risulta essere troppo fugace, piatto. Non offre particolari guizzi purtroppo, la sensazione generale è che qualche grado extra gli avrebbe probabilmente giovato. Il Glenburgie non mi fece gridare al miracolo, sì, ma questo malto risulta decisamente meno espressivo.