Highland Park 28 y.o. 1989-2017 Cadenhead’s

Aspetto: Oro.

Olfatto: Pasticcini al limone incontrano una gradevole nota di biscotti al burro e praline alla vaniglia, ma anche un tratto simil-bourbon, mentre di sfondo vi è una torba molto gentile e perfettamente integrata. Il lato fruttato è rappresentato anche da una punta di succo d’ananas e da una pesca gialla matura, più evidente con il passare dei minuti. Non manca poi una nota erbacea, tratteggiata e non marcata, tra cui un’impressione di clorofilla.  Il tutto è ammantato da una cera delicata e molto raffinata. Dopo circa 30 minuti, un tocco di caramello. Un olfatto decisamente egregio, molto fresco e vitale, direi quasi “ingannevole” in proporzione alla maturazione, ma a volte capita e non è affatto un male.

Palato: La cera, sempre elegantissima, funge da substrato costante a note che permangono sul burroso e fruttato – tra limone e biscotti per intenderci – ma che al contempo non nascondono una discreta sapidità e un ritorno delle note erbacee, qui più nette e declinabili nel rabarbaro.  Torba più incisiva, senza tuttavia essere prevaricante ed anzi ben integrata con il resto. Nel complesso molto puro e minerale, ma anche “solido”, con una patina di austerità.

Finale: Lungo, con la frutta che incontra la cera e il sale, formando essenzialmente un unicum.