Tipologia: Rum tradizionale.
Provenienza: Contea del Demerara – Guyana
Volume alcolico: 64,7%
Prezzo consigliato: Originariamente 99 euro, ora tra gli 800 e i 1200 euro.
Reperibilità: Bassa, release di 1411 bottiglie.
Velier è un nome già citato numerose volte su queste pagine, particolarmente in ambito rum dove l’azienda genovese è una realtà estremamente apprezzata, grazie all’abilità e alla sagacia del patron Luca Gargano.
Passo quindi direttamente all’espressione che degusterò tra poco: un Diamond 15 anni distillato nel 1999 e messo in bottiglia nell’ormai lontano 2014, quando il mercato registrava cifre meno folli di quelle odierne e la bolla speculativa era sensibilmente minore.
Di Diamond ne ho già recensiti alcuni, tutti molto validi a onor del vero. L’imbottigliamento di oggi è frutto di un assemblaggio di cinque botti da cui, dopo ben 15 anni di maturazione in clima tropicale (dove l’evaporazione, laddove fosse necessario rammentarlo, è ben più elevata rispetto al clima continentale) sono state ottenute 1411 bottiglie. Allo stato attuale credo sia reperibile solo tramite aste di settore.
Peraltro, quest’imbottigliamento è parte delle ultime release di Demerara di Velier che, ad eccezione di un Port Mourant & Diamond rilasciato nel 2017, si è arrestata proprio nel 2014.
Velier ne mise in commercio due, differenti per gradazione e per contrassegno di barile: “S” per la 53,4% e “SVW” per il barile al 64,7% di cui mi accingo a scrivere una recensione.
Anche stavolta Velier non delude con un rum ben realizzato e piuttosto strutturato, particolarmente nella sua componente olfattiva. Non è il più bilanciato tra quelli che ho provato finora principalmente a causa della prevalenza di una componente amaricante e speziata, che, unitamente a una nota alcolica piuttosto marcata, lo rende non facile da bere. Fortunatamente, grazie all’acqua gran parte del problema viene risolto e si raggiunge un miglior bilanciamento, senza il quale la valutazione numerica sarebbe stata inferiore.