Riconoscimenti
I seguenti riconoscimenti sono stati attribuiti da "Il Bevitore Raffinato"
Tipologia: Blended Irish Whiskey
Provenienza: Irlanda.
Volume alcolico: 40%
Prezzo consigliato: 34 euro.
Reperibilità: Ampia, disponibile presso rivenditori specializzati.
Writers’ Tears è un brand di proprietà della famiglia Walsh che, dall’ormai lontano 1999, è dedita alla produzione di irish whiskey. Oltre al marchio citato, possiedono anche “The Irishman” che sarà oggetto di una prossima recensione.
Per entrambe, devo doverosamente ringraziare Ghilardi Selezioni, importatore italiano, che mi ha gentilmente omaggiato di una bottiglia, dandomi l’occasione di soffermarmi dopo un bel po’ di tempo su un irish whiskey.
Il “nostro” è il Writers’ Tears Copper Pot, imbottigliamento che occupa il primo gradino del core range attualmente composto da ben sei espressioni, di cui potrete approfondire la conoscenza tramite il sito web ufficiale.
Trattasi di una miscela composta da Pot Still Irish Whiskey, il più tipico degli stili produttivi dell’isola di smeraldo, e single malt irlandese. Composizione inusuale per un blend, che generalmente tende a vedere anche la presenza di grain. La maturazione è avvenuta in botti ex-Bourbon, mentre l’invecchiamento non è dichiarato.
Prima di passare alla recensione, qualche ultimo dettaglio: imbottigliato alla gradazione standard del 40%, è stato distillato tre volte, come vorrebbe la tradizione a cui è dedicato.
Olfatto: Intensamente fruttato con in primis un succo di frutta alla pera, ma anche una piacevole suggestione di crema di banana e vibrante purea di mele. Dopo qualche istante, tale nota ricorda più la mela caramellata. Il tutto è intramezzato da una carezzevole vaniglia e da note floreali molto delicate. Di sfondo, ma progressivamente più intensa, una nota di cera che dona un pizzico di austerità a un’enorme vitalità.
Palato: Fragranti cereali, biscotti alla vaniglia e abbondante miele sono i contrassegni dominanti di un palato che vede ugualmente anche il ritorno della frutta, qui declinata nella forma della pesca gialla e della mela acerba e più doma che all’olfatto ma ugualmente percepibile. Al contempo, da contraltare a cotanta dolcezza e freschezza, una leggera nota di legno e frutta secca tostata, mandorla. Infine, rametto di liquirizia.
Finale: Medio, molto fresco, dominato dalla frutta e dalla vaniglia, ma anche con una nota di legno leggero.
Piacevole Irish, particolarmente esuberante in sede olfattiva, dove regala una freschezza goduriosa, ma anche al palato risulta essere interessante, in quanto contraddistinto da un certo “spessore”, laddove alcuni suoi conterranei risultano essere fin troppo eterei e fugaci. E questo, nonostante la gradazione standard, il ché mi lascia l’interrogativo su come potrebbe essere una versione con qualche grado extra. Ho visto che esiste un grado pieno… ma nel mentre, questo è tranquillamente promosso. Per altri punti di vista, segnalo gli amici di Whisky Art e di Non solo Whisky.
I seguenti riconoscimenti sono stati attribuiti da "Il Bevitore Raffinato"