GlenAllachie 25 y.o.

GlenAllachie è una realtà produttiva relativamente recente, essendo stata fondata nel 1967. Costruita su progetto dell’architetto Delme-Evans, già noto per Jura, Macduff e Tullibardine,  ha come Master Distiller il leggendario Billy Walker, un nome che non ha certo bisogno di ulteriori presentazioni. 

L’estro di Walker si espleta non solo nella distillazione, ma anche nella scelta di diverse tipologie di botti con cui vengono condotti numerosi esperimenti.

Reduce da un tasting organizzato da Whisky Italy e che ha visto la partecipazione di autorevoli relatori nelle persone di Juliette Buchan e Fabio Ermoli, non potevo esimermi dal parlarvi subito di questo malto, peraltro finora colpevolmente assente sul blog.

Il range produttivo di GlenAllachie è piuttosto vasto, del resto la distilleria dispone di oltre 50.000 botti in maturazione, suddivise in ben 16 warehouse.

Oggi mi soffermerò sul più maturo degli imbottigliamenti provati ieri, il GlenAllachie 25 y.o. che, peraltro, fino al recente annuncio del 30 years old, era anche il più venerando della gamma.

Maturato in una combinazione di botti ex-Sherry Oloroso, Sherry PX e Virgin Oak (che a quanto pare Billy Walker tende ad impiegare in moltissimi degli imbottigliamenti), è stato imbottigliato al 48%, senza essere stato filtrato a freddo e senza impiegare il caramello come colorante.

Mentre scrivo, è ancora disponibile da rivenditori specializzati, ma non so fin quando durerà.

Terminata questa breve introduzione, passiamo al bicchiere.