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Arran 25 y.o.

Informazioni:

Tipologia: Single Malt Scotch Whisky

Provenienza: Isola di Arran – Scozia.

Volume alcolico: 46%

Prezzo consigliato: 335 euro.

Reperibilità: Bassa, tiratura limitata di 3000 esemplari. Ancora disponibile presso Whisky Italy.

Cenni storici e osservazioni personali:

Ieri sera ho avuto il piacere di partecipare a un tasting di Arran, l’ormai nota distilleria sita sull’omonima isola. In realtà, dopo l’apertura di Lagg ad opera della medesima azienda, per essere precisi la distilleria originaria è nota come Lochranza (il piccolo centro nei cui pressi è situata). A tenermi compagnia, gli amici di Whisky Italy con cui è stato co-organizzato l’evento, nonché Mariella Romano, attualmente Global Brand Ambassador di Arran e Samuel Cesana, in rappresentanza di Beija-Flor, importatore esclusivo per l’Italia.

Non per ultimi, numerosi partecipanti che ringrazio anche qui per averci dedicato il proprio tempo, nella speranza che sia stato un tasting piacevole.

I malti provati sono stati quattro: Barrel Reserve, 10 anni, 18 anni (ci tornerò in seguito per una disamina approfondita… peraltro riprovando ieri il 18 nell’ultima release ho avuto un’impressione nettamente migliore.) e, occasione più unica che rara, il nuovissimo 25 anni.

I più informati sapranno infatti che questo rilascio costituisce il più maturo Arran mai imbottigliato, la cui distillazione è avvenuta pochi mesi dopo l’apertura della distilleria (1995… come passa il tempo).

Maturato in una combinazione di botti ex-Bourbon e ex-Sherry, rispettivamente 65% e 35%, è stato rilasciato in una tiratura limitata di 3000 bottiglie, alcune delle quali ancora reperibili. Ad esempio, Whisky Italy lo ha ancora in catalogo.

Credo di essermi soffermato abbastanza, passo alla prova del bicchiere per rielaborare quanto riscontrato già ieri. Buon International Whisky Day!

Mi permetto di dedicare questa recensione all’amico Maurizio, per più di una ragione.

Note di degustazione:

Aspetto: Ambra intensa.

Olfatto: Influenza sherry profonda ma non affatto prevaricante, anzi ben integrata: fichi secchi e prugne si innestano a piacevoli frutti rossi, in primis fragole ma anche leggere more, nonché a degli agrumi molto eleganti quali arance e, soprattutto, mandarini. La componente fruttata si integra perfettamente a un tabacco da pipa, note di cacao amaro ma anche leggere spezie, cannella e vaniglia per essere precisi. Infine, leggero tocco di legno e lucido per mobili, quest’ultima nota che svanisce dopo alcuni minuti.

Palato: Piuttosto secco e speziato, con pepe bianco che si intreccia a chiodi di garofano e una punta di zenzero. La componente sherried tuttavia è ancora viva e presente: cioccolato fondente e confettura di fragole prominenti ma non esaustive di un palato che continua ad offrire emozioni nella declinazione di una crostata all’arancia e mela cotta, ma anche un sentore di zucchero a velo e praline alla vaniglia. In fundis, una leggera nota balsamica di eucalipto, che si riverbera al secondo sorso. Ben strutturato, non c’è dubbio.

Finale: Medio-lungo, tra frutta e cacao, senza tralasciare una punta balsamica.

Malto eccellente, armonico e ben strutturato, in cui l’influsso dello Sherry è nettamente percepibile ma con una soave presenza che non soppianta le note derivanti dalla botte ex-Bourbon. Non uno “Sherry Bomb”, quindi, ma un whisky che lascia emergere un profilo nobile, a tratti discreto ma sempre oltremodo degno. Il miglior Arran che ho avuto il piacere di provare finora, testimone di un percorso di crescita che auspico possa portare a sempre più numerosi traguardi. Complimenti!