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Rosebank 30 y.o. 1990-2020 Release One

Informazioni:

Tipologia: Lowland Single Malt Scotch Whisky

Provenienza: Lowlands – Scozia.

Volume alcolico: 48,6%

Prezzo consigliato: 1800 euro.

Reperibilità: Rara, release di 4.350 esemplari.

Cenni storici e osservazioni personali:

Rosebank è una distilleria che non necessita di alcuna presentazione. Come probabilmente saprete fu chiusa nel 1993, a causa del tremendo evento conosciuto come “Whisky Loch”, una sovrapproduzione non assorbita dal mercato che determinò la chiusura di numerose distillerie, successivamente rivalutate, un po’ come succede ai grandi artisti, ricordati solo dopo la morte.

Ebbene, nel 2017 la proprietà è stata acquisita di Ian MacLeod Distillers che ha deciso di avviarne la ricostruzione e la rinascita.

Ci vorrà ancora del tempo per dare alla luce la nuova incarnazione del celebre malto delle Lowlands ma, nel mentre, si è ben deciso di effettuare alcuni rilasci sfruttando le scorte residue.

Il Rosebank che recensirò oggi è il primo di tali imbottigliamenti. Con ben 30 anni di maturazione, essendo stato distillato nel 1990 ed imbottigliato nel 2020, proviene da una combinazione di botti ex-Sherry ed ex-Bourbon (62% in ex-Sherry e il restante 38% nelle seconde) ed è stato rilasciato in una tiratura limitata di 4.350 bottiglie che pare siano esaurite ovunque, lasciando al mercato delle aste la possibilità di poterne acquistare una.

Grazie alla gentilezza di Ian MacLeod Distillers, ho ricevuto un campione che è giunto pochi giorni fa, giusto in tempo per celebrare degnamente il Natale.

Note di degustazione:

Aspetto: Oro.

Olfatto: Delicato, come ogni Rosebank, ma anche fresco e vitale nonostante i lunghi anni trascorsi in botte: preludio di note fruttate, nella declinazione di mandarini e arance accompagnate da tracce di pesca gialla, melone giallo e un’eterea papaya. Elegantissimo, continua con note di raffinata crema chantilly e sentore di marzapane, senza tralasciare una dolce pasta di mandorle. Di sfondo, un sontuoso sentore floreale, di violette e rose bagnate dalla rugiada e fiori di campo, che lentamente si amplifica con il trascorrere dei minuti.

Palato: Accoglie il palato un notevole burro, anzi più precisamente biscotti al burro, fuso a nobili spezie quali chiodi di garofano, cannella e vaniglia. Vi è un leggerissimo tocco “piccante”, di zenzero, a chiudere il lato speziato, mentre quello fruttato si fa strada con pesche, agrumi e un leggero tocco tropicale di mango e papaya. Anche qui, nulla da eccepire. Vitale e vibrante, come se fosse ben più giovane. Tutto convive in una soave armonia.

Finale: Lungo e fresco, di sensazioni fruttate dominate dagli agrumi e accompagnate dalle spezie, con un burro denso che funge da substrato.

Che Rosebank sia un malto eccezionale non devo certo ribadirlo io. Che quest’esponente 30enne sia eccellente, invece, mi sento di dirlo a gran voce. Vitale come pochi, come di rara eleganza, a pieno titolo conferma le qualità di un malto che spero potremo presto rivedere, seppur in una nuova incarnazione a cui guardo con ottimismo. Come disse il celebre Michael Jackson, la chiusura di Rosebank fu una “grave perdita”, ma ora quel vuoto sarà finalmente colmato.

Un ringraziamento speciale a Ian McLeod per il gentile campione. Sono sinceramente più che onorato di aver avuto l’occasione di provare questa gemma. A tutti voi, sinceri auguri di Buon Natale!