Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia
Volume alcolico: 48 %
Prezzo consigliato: 60 €
Reperibilità: Media
Cenni storici e osservazioni personali:
Oggi sono in vena di parlarvi di un whisky. Scozzese, single malt e proveniente dallo Speyside, una delle sei zone di produzione scozzesi. I whisky dello Speyside sono caratterizzati per avere un gusto fruttato e delicato, con spiccate note di vaniglia e miele. Non mancano inoltre piacevoli note di frutta. Il tutto si amalgama per ottenere prodotti eleganti e complessi. Lo Speyside è inoltre la zona con il maggior numero di distillerie di tutta la Scozia: più della metà delle distillerie sono comprese in questo bellissimo angolo di terra scozzese.
Longmorn è un nome che non suonerà certamente nuovo agli appassionati di whisky. La distilleria si trova nell’omonimo villaggio di Longmorn, picccolissimo centro a sud della città di Elgin che, oltre a questa distilleria, ospita anche la BenRiach, riaperta nel 2004.
Fu costruita sulle fondamenta di una vecchia cappella, infatti il nome deriva dal gaelico “Lhanmorgund”che, in lingua corrente significa : il luogo del sant’uomo . Fondata da John Duff, (noto anche per aver fondato la Glenlossie diciannove anni dopo e per essere stato manager di GlenDronach) e da due soci, Charles Shirres e George Thompson, venne ceduta a causa dei debiti di Duff. Passò quindi nelle mani di John Grant (proprietario di Glen Grant) e, negli anni ’70, si fuse con Glenlivet creando la Glenlivet Distillers Ltd. Alcuni ottimi imbottigliamenti furono prodotti proprio in quel periodo e sono oggi molto ricercati tra i collezionisti. Ad ogni modo, è oggi proprietà del gruppo Pernod Ricard, mediante la sussidiaria Glenlivet Chivas. Il gruppo possiede anche Aberlour oltre a svariati marchi blend e altri alcolici. La particolarità, comunque, è che Longmorn ha sempre continuato ad operare incessantemente, nonostante i vari cambi nella proprietà.
E’ definita il “gioiello nascosto dello Speyside” in quanto la produzione non è molto elevata in termini di bottiglie ma molto ricercata da collezionisti, intenditori e apppasionati per la sua nota qualità. Esistono infatti pochi imbottigliamenti ufficiali e non moltissimi indipendenti. Quello che analizzerò tra poco è il recente 16 anni, messo in commercio per sostituire il mai dimenticato 15, che sarà oggetto di una prossima recensione.
Questo 16 anni è non chill filtered e ha un volume alcolico pari al 48%, inusuale.
E’ commercializzato in un’elegante confezione e anche la bottiglia ha delle rifiniture molto eleganti: bordo in pelle in basso e cerniera metallica sul collo recante la nota “G” del marchio. Esteticamente è molto curata, ma ciò che interessa maggiormente è il contenuto! Passo quindi ora a degustarlo!
Note Degustative:
Aspetto: Color oro con sfumatura paglierina
Olfatto: Note di vaniglia leggera ma anche miele. Non manca la frutta, principalmente mele verdi. Inoltre non manca l’aroma tipico dei biscotti appena sfornati. Delicato e fruttato, un tipico Spysider, non c’è che dire!
Gusto: Corpo medio,è burroso, speziato ma anche vanigliato. Non manca una nota di agrumi, anche se non molto marcata. Un etereo sentore di cioccolata completa il tutto. Un po’ troppo dolce per essere un Longmorn ma comunque piacevole.
Finale: Mediamente lungo, piacevolmente legnoso ed erbaceo. Un dram estivo.
Questo Longmorn 16 anni è complessivamente un buon prodotto, pur non assurgendo ai livelli di altri imbottigliamenti ufficiali, come il 15 anni ad esempio. E’ forse un po’ troppo vellutato e dolce, piacerà di certo agli amanti dei whisky “leggeri” e fruttati. Qualora rientraste in questa categoria, il voto potrebbe salire di 2-3 punti. Non è comunque un whisky da sottovalutare.