Informazioni:
Tipologia: Blended Scotch Whisky
Provenienza: Scozia.
Volume alcolico: 40%
Prezzo consigliato: 12 euro.
Reperibilità: Ampia.
Cenni storici e osservazioni personali:
Il Johnnie Walker Red Label, l’entry level della vasta gamma omonima (di cui finora ho recensito il Blue e il celebre Black), è il blended più venduto al mondo. Collocandosi al gradino più basso del range, è ovviamente anche il più economico.
Provato in innumerevoli occasioni molti anni fa, lo riprovo coscientemente oggi per esprimere un parere, considerato che in molti mi avete scritto per sentir parlare di questo, come di altri blended basilari disponibili anche nei supermercati.
In tal senso, alcune delle prossime recensioni si focalizzeranno su altri marchi estremamente popolari ed economici dato che, nell’ottica di coprire la più vasta gamma possibile, credo sia giusto non focalizzarmi solo su prodotti costosi e rari.
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Piuttosto semplice, senza particolari spunti: leggere pere, un tocco di caramello, accenno di mela, leggerissima vaniglia. Niente di sorprendente, piuttosto piatto.
Palato: Corpo medio-leggero, si presenta decisamente più interessante che all’olfatto con un mix fruttato composto da pere acerbe e torta di mele. Non manca una leggerissima fumosità, accanto a un buon sentore di cereali. Non particolarmente stratificato, ma indubbiamente più intrigante rispetto all’olfatto.
Finale: Medio-breve, di cereali, leggero fumo e vaniglia.
Onestamente, i miei ricordi del Red Label non erano affatto entusiasmanti. Riprovando oggi l’incarnazione attuale ammetto che, pur essendo un blended piuttosto semplice, è migliorato nel tempo. Del resto, è pur vero che Diageo possiede innumerevoli distillerie, e la qualità dei malti è complessivamente alta. Alcuni di questi malti ovviamente vengono impiegati anche nel Red Label.
L’olfatto è forse la nota più dolente di questo whisky, essendo fin troppo banale e piatto. Il palato, la sua carta migliore, è invece discretamente gradevole. Il finale è pulito, ma non fa gridare al miracolo.
Complessivamente supera la sufficienza, fermo restando che Johnnie Walker sa fare di gran lunga meglio.
Grazie per aver avuto l’idea di recensire prodotti commerciali . Attendiamo ansiosi recensioni dalle 40 euro in giù.
Salve, grazie per il commento. Non è la prima volta che inserisco prodotti ampiamente reperibili: in passato ho recensito prodotti come il Chivas 12, il Johnnie Walker Blue Label, il Jack Daniel’s Old No.7, il Glen Grant 5 e numerosi altri. Nei limiti del possibile, cerco di inserire tutto ciò che ho occasione di provare, senza aver alcun pregiudizio. Spero di continuare ad averla tra i miei lettori.
Mi fa piacere leggere questa recensione per un prodotto che è troppo snobbato. Molti recensori di whisky fanno passare la voglia di bere whisky.Mi spiego, a leggere certe recensioni sembra che faccia tutto schifo e che un buon whisky si possa bere solo spendendo un capitale. Personalmente credo che ogni valutazione debba essere fatta qualità/prezzo. Cosa posso aspettarmi da una bottiglia da 10€? Sfido chiunque a trovare uno scotch migliore a questo prezzo del Red label, sono d’accordo all’ olfatto é vuoto o quasi al gusto lo trovo apprezzabile in considerazione del prezzo, il black è decisamente meglio per durata, finale, corpo, tutto insomma, ma costa più del doppio. Che dire altro? Certo se paragoniamo ena bottiglia da 10€ con una da 50€ o abbiamo a che fare con dei ladroni oppure ci deve essere una netta differenza. Però non credo che tutti abbiano iniziato a bere whisky con bottiglie da 1.000 € quindi apprezzo molto questa recensione per un prodotto che merita rispetto per il suo prezzo e per il fatto che forse è stato il primo whisky di molti bevitori di whisky. Tu che scotch consiglieresti ad un neofita per qualità prezzo ad esempio? Io consiglio sempre il black label a chi vuole iniziare a capire lo scotch, online ho visto aerston 10 single malt torbato a prezzi sostenibili lo conosci?
Ciao Cristian, ti ringrazio per il commento e per i complimenti. E’ sempre piacevole ricevere un feedback dai lettori. Per quanto il prezzo non incida nelle mie valutazioni (lo riporto comunque nell’articolo a titolo di completezza), è normale che un prodotto di fascia economica non sia concepito per “competere” con prodotti di fascia alta. Al contempo, non è affatto detto che un whisky particolarmente costoso sia necessariamente ottimo (mi è capitato in diversi casi). Nel mio piccolo, mi limito ad esprimere un parere personale su ciò che riesco a provare, non lasciandomi influenzare dal blasone della distilleria o dal prezzo. Venendo alla tua domanda, l’attuale panorama dei prezzi rende complesso consigliare dei prodotti dal costo contenuto. Generalmente, credo che valide opzioni siano: Talisker 10 (per i torbati), Johnnie Walker Black Label e Chivas 12 (per i blend), Wild Turkey 101 (per i bourbon), Cragganmore 12/Glenlivet 12 per i non torbati. Aerston purtroppo non l’ho ancora provato, quindi non posso dirti nulla in merito. Un caro saluto, spero tornerai a trovarmi!