Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 40%
Prezzo consigliato: 60 euro.
Reperibilità: Medio-alta.
Cenni storici e osservazioni personali:
Alzi la mano chi non conosce il popolare blended Ballantine’s, allo stato attuale proprietà del colosso Pernod Ricard. Ebbene, recentemente sono stati realizzati tre imbottigliamenti, dedicati ai malti che compongono il blended in questione: un Miltonduff, un Glentauchers e un Glenburgie.
Tutti hanno una maturazione di 15 anni e sono imbottigliati al grado standard.
Di questi malti, almeno per gli ufficiali, vi è penuria in quanto confluiscono per gran parte proprio nel Ballantine’s.
In effetti, il Glenburgie 15 y.o. odierno è il primo malto ufficiale che ho l’occasione di provare, per quanto concerne questa distilleria che, onestamente, mi ha finora sempre favorevolmente colpito nelle numerose declinazioni indipendenti.
La reperibilità dell’imbottigliamento, al momento in cui redigo questa recensione, è piuttosto elevata.
Procedo alla disamina.
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Fragrante marzapane e substrato di cereali tostati, cui si abbiano note fruttate, tipiche di Glenburgie, contraddistinte da mela matura e pera. Gradevole miele, seguito da un piacevole tratto campestre (fieno). In fundis, zucchero di canna. Un olfatto “pulito”, semplice nella sua evoluzione ma assolutamente piacevole.
Palato: Di corpo leggero, si presenta molto secco e speziato, con una decisa nota di zenzero, seguita da vaniglia e caramello, piuttosto leggeri e complementari. Da contraltare, a tentare di bilanciare il lato secco, una nota di cioccolato bianco. Il lato fruttato, caratteristico di Glenburgie, è decisamente molto sfumato, con la sola presenza della pera e una quasi eterea mela.Non malvagio, ma con un corpo troppo leggero e il tratto secco/speziato troppo dominante per i miei gusti.
Finale: Medio- breve, con cioccolato bianco, pere, mele e una decisa nota di zenzero.
Interessante questa versione ufficiale di Glenburgie, tuttavia ho gradito maggiormente questo malto nelle declinazioni proposte dai selezionatori indipendenti. Anzi, non nascondo che Glenburgie è tra le distillerie forse più ingiustamente misconosciute e, complessivamente, meriterebbe per me più attenzione. Questa release non mi ha colpito eccessivamente a causa di uno sbilanciamento al palato, a mio parere troppo secco e speziato,nonché quasi carente delle tipiche note di Glenburgie, nonché per via di un corpo decisamente leggero, che non valorizza le caratteristiche di questo single malt che, seppur delicato, si presenta nel suo pieno splendore con qualche grado extra. Anche il finale è decisamente più breve delle altre espressioni provate finora.