Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highlands – Scozia.
Volume alcolico: 51,7%
Prezzo consigliato: 109 euro.
Reperibilità: Media, disponibile presso rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Quando una celebre distilleria delle Highlands e il più antico imbottigliatore indipendente di Scozia si incontrano, qualcosa può andare storto?
Generalmente no, e spero quindi di non dovermi ricredere con il Dalmore 18 y.o. rilasciato recentemente da Cadenhead’s.
Grado pieno, Single Cask con tiratura di sole 246 bottiglie, maturazione interamente ex-Sherry.
Dalmore, probabilmente lo saprete, è nota per i propri rilasci esclusivi a prezzi talvolta stellari. Del resto, il Master Distiller è Richard Patterson, cui viene dato l’appellativo di “The Nose”, certamente una delle figure più iconiche del settore.
Recentemente, tra le varie special release, è stato presentato anche il Dalmore “L’Anima”, un malto di ben 49 anni realizzato in collaborazione con Massimo Bottura, probabilmente uno degli chef più importanti al mondo.
Insomma, Dalmore ama far le cose per bene.
Fortunatamente, spesso non è solo marketing, differentemente da altre realtà produttive e, non di rado, capitano malti decisamente interessanti.
Senza ulteriori indugi, procedo alla recensione.
Note Degustative:
Aspetto: Oro intenso.
Olfatto: Complessità aromatica notevole, con una vasta gamma di sentori fruttati, che spaziano dalle prugne acerbe all’uva passa, senza dimenticare delle ciliegie in infusione alcolica. A fungere da degno compagno, del suadente cioccolato al latte. Etereo pan brioche accompagna un sentore di melassa, quasi simil – rum. Di sfondo, una foglia di tabacco essiccata, gentile.
Con acqua, compaiono un leggero melone cantalupo e una buona vaniglia.
Palato: Corpo pieno e deciso, ripropone il cioccolato (fondente in questo caso) e la ciliegia, senza tralasciare l’uva passa. Ancora il tabacco, accompagnato da leggere spezie, tra cui cannella e cardamomo, nonché vaniglia.
Ben strutturato, senza dubbio.
Con acqua, enfatizzazione del cioccolato fondente che, a tratti, sembra eccessivo.
Preferibile in purezza.
Finale: Lungo, innestato prevalentemente su tabacco, spezie e cioccolato fondente.
Un Dalmore degno del suo blasone: piuttosto complesso, con un corpo deciso e un olfatto più che meritevole, senza dimenticare un finale più che lungo, è per me un malto ideale in queste fredde giornate invernali.
Ah, colgo l’occasione per segnalare la recensione degli amici di Whisky Art, che hanno avuto modo di provarlo prima di me.