Recentemente ho introdotto la versione più matura di Arran in commercio, il 21 anni, rilasciato da pochi mesi con una nuova veste estetica. Oggi è il turno dell’Arran 18 y.o., già da alcuni anni nel core range della distilleria di Lochranza.
Questo malto diciottenne è stato maturato in una combinazione di botti ex-Sherry first fill e second fill, nonché ex-Bourbon first fill.
Come da tradizione Arran, niente filtraggio a freddo e zero coloranti.
Bene, è tutto pronto. Il tempo di versarlo nel bicchiere e procedo zelante.

Aspetto: Ambra.

Olfatto: Profondamente fruttato, con dolci note di albicocca matura, pesca gialla ma anche un delicato tocco tropicale, di ananas mediamente maturo. Accanto a questa decisa ma equilibrata dolcezza, si rinviene un discreto e complementare sentore legnoso e leggerissima frutta secca tostata (noci). In fundis, melassa. Olfatto complessivamente dolce ma piacevole.

Palato: Di corpo medio, vede un ribaltamento rispetto all’olfatto: mentre in tal sede dominano note dolci e fruttate, qui vi è una predominanza del tratto legnoso che, onestamente, trovo un po’ invasivo. Al contempo, cioccolato fondente piuttosto intenso. Leggera vaniglia.

Finale: Mediamente lungo, innestato prevalentemente su sentori legnosi e vaniglia.

Gran bell’olfatto per l’Arran 18, peccato tuttavia che il palato sia un po’ troppo legnoso per i miei personali gusti. Una maggior coerenza tra i due aspetti mi avrebbe consentito di contrassegnarlo ben più in alto, nella mia personale agenda.
Da riprovare alla prima occasione, anche se il campione è in mio possesso da pochi mesi. Allo stato attuale, ho preferito di gran lunga questo malto nelle sue espressioni single cask.