Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highlands – Scozia.
Volume alcolico: 54,1%
Prezzo consigliato: 280 euro.
Reperibilità: Bassa, ancora disponibile presso rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Oggi vi parlerò di un imbottigliamento ufficiale selezionato da due indipendenti, titani del settore: un GlenDronach 21 y.o. distillato nel 1994 ed imbottigliato nel 2016, selezionato da Max Righi, patron di Silver Seal e da Diego Sandrin di Lion’s Whisky.
Credo non vi sia più nulla da dire su questo duo, avendone parlato già innumerevoli volte per le loro pregevoli selezioni. Max, peraltro, è stato anche intervistato tempo fa dal sottoscritto…
Ritornando al nostro whisky, è ovviamente stato maturato in botti ex-Sherry, come da tradizione Glendronach e, precisamente, di tipo Pedro Ximenez, il più dolce tra i vari stili del celebre vino.
Release di 431 bottiglie ottenute dal Cask #276, è ancora disponibile presso i negozi dei due selezionatori.
GlenDronach, non l’ho mai nascosto, è per me una gemma di indiscutibile qualità, con imbottigliamenti che difficilmente possono deludere.
Di conseguenza, già ho una notevole aspettativa a cui si somma il fatto che il whisky in disamina odierna sia stato selezionato da due persone che di whisky ne sanno certamente più di qualcosa.
Prima di passare alle note degustative, aggiungo che si tratta ovviamente di una release a grado pieno, 54,1%, senza filtrazione a freddo e senza uso del tedioso caramello come colorante.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra intensa.
Olfatto: In purezza, invero raffinato ed elegante, come molti single cask di GlenDronach: cappuccino schiumato e carezzevole toffee fungono da preludio a intense note agrumate, di succo d’arancia amaro che, a sua volta, si fonde a del pastoso cioccolato fondente. Dopo qualche minuto, si aggiungono ulteriori note fruttate: more, ciliegie nere, fragole mature. Splendido! Ancora, miele d’acacia, sentore di castagne che man mano si intensifica, dolci datteri secchi. Suadenti note di cereali, a tratti pastafrolla, completano un olfatto ricco e pieno come sovente GlenDronach ama regalarci.
Con acqua, grossomodo immutato. Preferibile in purezza.
Palato: Pieno e vellutato, senza la minima traccia dell’importante tenore alcolico. La dolcezza del PX sicuramente influisce: promana eleganti agrumi avviluppati dal cioccolato fondente (simil scorzetta d’arancia ricoperta di cioccolato), sentori di marron glacé, un gradevole caffè espresso intenso, macchiato leggermente. Frutti rossi ugualmente presenti, nella declinazione delle ciliegie nere. Datteri e prugne, entrambi essiccati. Molto armonico e decisamente intrigante.
Non vedo la necessità di aggiungere acqua ma, con una leggera diluizione, noto semplicemente un’enfatizzazione del cioccolato.
Finale: Lungo e intenso, contraddistinto dall’arancia, dal cioccolato fondente e dai dolci frutti rossi, senza tralasciare i datteri.
Indubbia qualità per questo imbottigliamento del duo Righi-Sandrin. Un whisky in cui l’alcol non è assolutamente percepibile e che anzi offre sensazioni piene ed appaganti ad ogni sorso. Estremamente aromatico all’olfatto, con un corpo intenso e stratificato al palato, senza tralasciare un piacevolmente lungo e deciso finale, non ravviso alcun difetto particolare, salvo forse la rarità. L’influsso del PX mi sembra ben integrato, sicuramente percepibile ma non prevaricante, regalando un tocco di dolcezza che non stona ed anzi è complementare alle altre note. Validissimo.