Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 40%
Prezzo consigliato: 2400 euro.
Reperibilità: Rara, reperibile presso aste o rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Alzi la mano chi tra voi non ha mai sentito parlare di Glenlivet, storica distilleria dello Speyside il cui whisky è attualmente tra i più venduti al mondo.
Per celebrare il 150esimo anno della distilleria, nel 1974, fu realizzato un imbottigliamento commemorativo, oggetto di questa recensione.
Facendo due rapidi calcoli, considerato l’anno di rilascio, il single malt in questione è stato distillato nel 1940, un’epoca completamente diversa da quella attuale. Ascrivibile quindi a pieno titolo nei cosiddetti “pre-war”, distillati prima del secondo conflitto mondiale (sì, tecnicamente iniziato nel 1939, ma non cambia nulla un anno extra per quanto concerne la collocazione di questo malto).
Ovviamente, il whisky in questione è purtroppo piuttosto raro, reperibile solo tramite aste o presso pochi rivenditori specializzati.
Imbottigliato al 40%, il minimo per essere considerato uno scotch whisky, come avrà reagito al lungo incedere del tempo?
Ringrazio l’amico Max Righi per il campione, reperito tempo fa alla fiera di Limburg, l’estasi del collezionismo.
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Suadente lato fruttato, contraddistinto da mele acerbe e pere che si miscelano a un delicato velo di burro. Al contempo, piacevolissimo sentore di carta antica (ravvisato in altri whisky di un periodo storico molto lontano dal nostro), accanto a un amalgama di suggestioni erbacee e terrose, tra cui spiccano i funghi, ma sono ben presenti anche muschio e terreno. Indubbiamente particolare, ma estremamente elegante. Leggerissimo fumo, accanto a un tocco di noci e nocciole. In fundis, tocco balsamico di mentolo. Delicato come da tradizione Glenlivet, ma raffinato come pochi tra quelli finora recensiti.
Palato: Di corpo leggero, propone un misto di note fruttate quali quelle ravvisate all’olfatto (con predominanza della pera), accanto a un tratto più carnoso e rappresentato dal prosciutto affumicato, a tratti bacon. Anche qui, un fumo delicato, accompagnato da un’inusuale (per Glenlivet) nota salmastra, che rimembra la brezza marina. Tratto erbaceo di tè verde, mix di camomilla e calendula.
Legno completamente assente, nonostante la lunga maturazione. Un malto delicato, sì, ma con un carattere invidiabile.
Finale: Medio-breve, con un tocco erbaceo misto ad un piacevole lato salino, rimembranze di cera.
Imbottigliamento celebrativo certamente memorabile per Glenlivet ma, del resto, difficile avessero scelto un malto che non rappresentasse degnamente l’onorato blasone.
La delicatezza che tanto adorano gli estimatori di questa distilleria, qui tuttavia rappresentata con un livello di eleganza difficilmente riscontrabile in espressioni più recenti. Un nobile whisky che resterà impresso nei cuori e nella memoria degli assaggiatori.
Unico neo: la delicatezza stessa, che per alcuni potrebbe essere eccessiva, con un finale piuttosto breve. Tuttavia, dal mio punto di vista, mantiene un’elevata armonia in tutte le sue componenti ed è impossibile non tenerne conto nella mera valutazione numerica.