Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 58,6%
Prezzo consigliato: 300 euro.
Reperibilità: Bassa, disponibile presso aste o rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Tra le varie espressioni che hanno suscitato la mia attenzione al Whisky Revolution Festival di qualche giorno fa, vi è sicuramente l’imbottigliamento di cui vi parlerò oggi.
Trattasi di un Glenlivet 15 y.o., release 2018 della serie di Single Cask proposti dalla celebre distilleria.
Maturazione avvenuta in botti ex-Sherry di tipo Oloroso ed imbottigliato al pienissimo grado del 58,6%. Rilascio avvenuto recentemente, ma già difficile da trovare, considerata la tiratura molto limitata.
Da tempo non esaminavo un ‘Livet. Quale occasione migliore di un Single Cask?
Colgo l’occasione per ringraziare il gentilissimo staff di Pernod Ricard per il campione.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra intensa con riflessi rubino.
Olfatto: Note sherried rilasciate in maniera decisamente massiva: marmellata di albicocche, prugne mature e datteri secchi si fondono a un elegante cioccolato fondente. Gradevole nota citrica di torta al limone. Quest’anima più dolce incontra anche un lato più “sporco” contraddistinto da gomma e leggero fumo da carbonella. Al contempo, una sensazione che rimembra il solvente, ma molto leggero. Olfatto decisamente di prim’ordine e abbastanza inusuale per Glenlivet. Con acqua, grossomodo immutato, salvo il solvente che sembra più simile all’acetone. Personalmente, una nota che mi piace molto, benché potrebbe sembrare strano.
Palato: Potente, con notevole speziatura, almeno in purezza. Pepe nero a iosa e molto zenzero, accanto a un leggero sentore legnoso. Frutta secca tostata, nella declinazione delle nocciole. L’anima più dolce ravvisata all’olfatto è ancora presente, ma decisamente più mite: principalmente datteri e prugne. Punta di cacao amaro. Con acqua: attenuazione del tratto speziato, che rimane comunque piuttosto notevole, emersione maggiore del tratto fruttato. In effetti, è più bilanciato.
Finale: Lungo ma un po’ statico, innestato su pepe nero e zenzero con un velo di marmellata di albicocche e quasi impercettibili datteri.
Un ‘Livet che non delude affatto, presentandosi piuttosto maestoso e possente. Peccato tuttavia che il finale sia po’ monotono e non all’altezza dell’eccellente olfatto e del più che eloquente palato. Single Cask che resta ad ogni modo molto piacevole e certamente meritevole.