Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 46%
Prezzo consigliato: 90 euro.
Reperibilità: Bassa, disponibile presso aste o rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Lo scorso anno, lo storico imbottigliatore di Elgin, Gordon & MacPhail, tra i numerosi rilasci ha proposto anche uno Strathmill 13 y.o., distillato nel 2004 ed imbottigliato nel 2018. In effetti, per pochi mesi non raggiunge i 14 anni. L’espressione, inserita nel range Connosieurs Choice, è stata maturata in un mix di botti refill bourbon ed imbottigliata alla gradazione del 46%, con una tiratura di 990 esemplari.
La stessa Gordon & MacPhail mi inviò un campione, insieme ad altri che cercherò di esaminare quanto prima. Strathmill, lo ricordo, è una distilleria dello Speyside di cui ho avuto già modo di parlare, con incarnazioni decisamente più mature. Una distilleria con un profilo che ho avuto modo di apprezzare, seppur non vi siano molti rilasci in circolazione.
Note Degustative:
Aspetto: Oro chiaro.
Olfatto: Esuberante giovinezza, sembra un whisky più giovane degli anni riportati in etichetta, con un orzo maltato particolarmente evidente, sentori di fette biscottate e una nota di vino bianco, già ravvisata in un bel più maturo esponente e che ricorda decisamente una “Falanghina” e, a tratti un “Greco di Tufo”. Frutta acerba, principalmente pera. Fresco, ma con un tratto maltoso inizialmente fin troppo evidente e a tratti fastidioso, misto all’alcol. Tale tratto, fortunatamente, sfuma dopo diversi minuti ma resta ugualmente troppo pungente per i miei gusti. Compare,poi, una piacevole banana abbinata alla mela verde.
Palato: Di corpo medio, decisamente più piacevole che in sede olfattiva: un buon mix speziato, composto da pepe nero e vaniglia, accompagna il ritorno di note fruttate contraddistinte da banana acerba, pera cotta e mela verde. Malto ugualmente evidente, ma nella gradevole declinazione di biscotti che si arricchiscono con una nota di burro. Sembra ugualmente più giovane dei suoi anni, ma è decisamente più bilanciato rispetto a quanto prospettato dal naso.
Finale: Medio, di non grande complessità e a base di leggere spezie e mix fruttato.
Un whisky fresco ma, a mio parere, acerbo. Palato piacevole, ma olfatto che lo fa sembrare, come detto, un whisky con molti anni in meno. Insomma, il DNA di Strathmill è evidente, tuttavia ancora embrionale.