Informazioni:
Tipologia: Island Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isole Orcadi – Scozia.
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: 3500 euro.
Reperibilità: Molto rara, disponibile presso rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Da un po’ di tempo non parlavo di una delle mie distillerie preferite, Highland Park, e dando uno sguardo ai campioni, ho pensato che fosse opportuno tornare in quel di Kirkwall…
Finora, gli Highland Park recensiti si sono tutti rivelati particolarmente mirabili. Per la maggior parte, ho avuto modo di parlarvi di imbottigliamenti molto maturi, alcuni dei quali piuttosto rari.
Ebbene, quest’oggi ho l’occasione di provare un Highland Park molto giovane, 5 years old, ma molto antico, essendo stato imbottigliato tra gli anni ’60 e i ruggenti ’70. (Alcune fonti, lo segnalo, fanno risalire l’espressione al decennio precedente a quello menzionato)
Devo quest’opportunità al caro amico Heiko, gran collezionista e fan della distilleria, che mi ha cortesemente omaggiato di un campione, come nel caso del mirabile 22 years old importato da Ferraretto, ad oggi l’HP più complesso che abbia avuto il piacere di provare.
L’imbottigliamento è a grado standard, 43% e presenta la magnifica etichetta “St.Magnus” ripresa recentemente dalla distilleria per alcune espressioni. Ho già avuto modo di riscontrare che, nonostante l’incedere del tempo sia a volte inclemente con imbottigliamenti non a grado pieno, gli antichi Highland Park sono sovente fortunatamente illesi.
Non vedo l’ora di passare al dunque.
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Un’eterea fumosità, decisamente più doma rispetto alle moderne incarnazioni di Highland Park, inebria i sensi accompagnandosi a una decisa cannella. A tratti, ricorda una torta natalizia. Morbido marzapane unito a delicati sentori fruttati tra cui dominano prugne e datteri, lasciando intendere un influsso dello sherry, di tipo Oloroso. Al contempo, mandorle fresche che si fondono ad un velo di burro. Quest’ultimo, diviene più incisivo con il passare dei minuti, seppur perfettamente integrato. Non manca, infine, il distintivo tratto di erica. Complessivamente, un olfatto molto fresco ed estremamente gentile.
Palato: Di corpo medio ma con buona intensità, rilascia un leggero pepe nero misto a burro e vaniglia. La fumosità è ancor più doma che all’olfatto, difficilmente avrei pensato che si fosse trattato di un Highland Park, se non l’avessi saputo. Gradevole tratto erbaceo, ugualmente delicato. Note da sherry Oloroso ben presenti, con frutta secca tostata, principalmente noci e mandorle. Non manca, infine, una punta di polvere di cacao. Che carattere, dopo tutti questi anni!
Finale: Medio, con un fumo che avvolge le note dovute allo Sherry e un cacao amaro che permane.
Che la distilleria più a Nord dell’intera Scozia lavori benissimo da sempre non è una novità. Non ho molto da aggiungere a quanto già detto, se non che in una degustazione alla cieca credo che difficilmente avrei potuto identificare la provenienza di questo malto. A momenti, sembra più un whisky delle Highlands o addirittura uno Speysider. Sorprendentemente fresco e vitale, gentile ma con carattere, rientra di diritto tra le migliori espressioni di Highland Park finora recensite.
Grazie ancora, caro Heiko!