Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 51,3%
Prezzo consigliato: 600-700 euro.
Reperibilità: Rara, disponibile presso aste o rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Di Antique Lions of Spirits, marchio nato dalla spinta sinergica di tre professionisti del settore quali Max Righi di Whisky AntiqueSilver Seal, Diego Sandrin di Lion’s Whisky e Jens Drewitz di Sansibar, vi ho già ampiamente parlato.
Facendo un controllo di quanto finora esaminato, ho notato che mancava ancora all’appello lo Speyside Region 44 y.o. della seconda serie rilasciata, “Butterflies”.
Ho pensato fosse opportuno rimediare quanto prima, essendo peraltro l’imbottigliamento ammiraglia della gamma.
La distilleria non è nota, si sa solo che proviene dallo Speyside. Maturazione decisamente elevata, trattandosi di un 44 anni.
L’imbottigliamento è ovviamente un Single Cask a grado pieno, con una tiratura di 372 bottiglie ottenute da uno sherry cask.
Ho molto apprezzato i rilasci ALOS, resi peraltro interessanti anche dalla scelta dei malti dai imbottigliare, non così comuni (Fettercairn, Mannochmore e Blair Athol, ad esempio). Anche nella serie “Birds” vi era uno Speyside Region, leggermente più giovane ma invero notevole.
Proviamo anche questo, suvvia!
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Cremosa vaniglia mista a un mix di frutta tropicale, tra cui spiccano ananas e banana. Suadente substrato di cera d’api, su cui si innesta un gradevole miele millefiori. Indubbiamente complesso, rilascia anche un leggero tratto balsamico, di menta, accanto a tracce di tè verde che si amplifica poco a poco.
Con acqua, enfatizzazione dell’ananas e del tratto erbaceo. Fresco e vitale!
Palato: Di corpo pieno, risulta decisamente speziato con un pepe prorompente che si fonde a un cremoso burro denso, vaniglia e sprazzi di cannella. Anche qui, ben presente il tratto balsamico, con maggiore riverbero rispetto all’olfatto. Liquore all’arancia, tocco di limone, mandorle fresche. Invero, un sontuoso whisky, similarmente al più giovane predecessore. Nobile legno presente, ma assolutamente non fastidioso. Foglie di tabacco.
Con acqua, ingentilimento del tratto speziato e di quello legnoso, maggior enfasi sul burro e sul miele. Mandorle tostate, noci secche. In fundis, fichi.
Finale: Lungo, contraddistinto da miele, ananas, banana, burro e mix agrumato.
Eccellente malto, decisamente notevole in tutte le sue componenti. Assolutamente complesso e stratificato, nonostante la lunga maturazione non è affatto opaco ma anzi ricco di vitalità, come fosse un giovincello nel fior degli anni. Che dire? Similarmente al precedente rilascio, si mostra essere un fuoriclasse. Forse è un bene che non si sappia quale sia la distilleria, ho il timore sarebbe decisamente più costoso. Concludendo, ho preferito di pochissimo il precedente, ma siamo su livelli altissimi.