Informazioni:
Tipologia: Blended Scotch Whisky
Provenienza: Scozia.
Volume alcolico: 90 proof
Prezzo consigliato: Non disponibile.
Reperibilità: Rarissima, non esistono esemplari in commercio al momento
Cenni storici e osservazioni personali:
Cari amici, per celebrare l’International Whisky Day in memoria dell’amato Michael Jackson, probabilmente il più grande whisky writer vivente, ho pensato di esaminare un whisky il cui campione reperii da Angus McRaild al Festival di Limburg nel 2017: un whisky imbottigliato oltre un secolo fa, dalla criptica denominazione V.S.O. 10 y.o.
L’acronimo, quasi preso in prestito dal Cognac, indica “Very Special Old”, con una maturazione di 10 anni, e fu realizzato da Charles Mackinley per essere importato dalla SS Tanaka, una nave, su commissione del Dr. Charles B. Penrose.
Credo sia opportuno ricordare che all’epoca Charles & Mackinley era proprietario dell’ormai defunta (ed ottima) distilleria Glen Mhor. Non sono certo che sia un single malt, potrebbe però essere un blended con all’interno una buona quantità di Glen Mhor.
L’imbottigliamento è rarissimo, questa bottiglia fu aperta e successivamente condivisa mediante vendita di campioni. Non me ne risultano altre in commercio, quindi non posso indicarvi una quotazione.
Assaporare prodotti del genere è sempre un’occasione memorabile, a prescindere dall’eventuale valore qualitativo: siamo di fronte a un pezzo di storia, che va degustato con reverenza.
Pertanto, procedo!
P.S. Se qualcuno ha ulteriori informazioni in merito a quest’imbottigliamento, è pregato di segnalarmele per opportuna integrazione.
Note Degustative:
Aspetto: Oro antico.
Olfatto: Nobilmente antico, seppur vitale: albicocche mature, miste a un tocco di canfora e a un tratto erbaceo di prato appena tagliato, nonché una nobile cera. Radice di liquirizia che appare in modo suadente, accanto a del mais tostato. Ancora, mela verde. Man mano che trascorrono i minuti, il tratto erbaceo diviene più evidente e la canfora è particolarmente preminente.
In fundis, tocco di caramella mou.
Non l’olfatto più complesso ravvisato finora, ma invero ha superato la prova del tempo, essendo estremamente piacevole.
Palato: Di corpo pieno, con un’intensità e una vivacità notevole dopo aver riposato per oltre un secolo in bottiglia: molte erbe, tocco balsamico di eucalipto, ma anche leggera liquirizia, albicocche e prugne secche molto accennate, legno leggerissimo e assolutamente non invasivo, Ancora, suadente cera e piacevoli noci tostate. A tratti austero, ricorda certamente il malto di Glen Mhor, sicuramente presente in gran misura.
Finale: Medio, con una prevalenza del tratto erbaceo, ma anche della nota di cera e, non ultimo, tabacco da pipa accanto a una piacevole albicocca.
Un whisky invero notevole, appartenente ad uno stile ormai scomparso: nobilmente elegante, piacevolmente strutturato, con un olfatto suadente, palato bilanciato e finale non lunghissimo, ma “pulito” e decisamente piacevole. Esperienza sensoriale di indiscusso valore, unica.