Informazioni:
Tipologia: Rum Industriale invecchiato.
Provenienza: Trinidad
Volume alcolico: 55%
Prezzo consigliato: 500 euro.
Reperibilità: Bassa, disponibile alle aste o da rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Grazie agli amici di Maeba Single Cask, ho l’occasione di parlarvi nuovamente di Caroni, con un’espressione rilasciata diversi anni fa da Velier, precisamente nel 2010, quando il rum di Trinidad, ormai estremamente ricercato da collezionisti ed estimatori, aveva prezzi più contenuti.
La domanda è cresciuta costantemente, mentre l’offerta è limitata a pochi rilasci in tiratura piuttosto ridotta, di conseguenza è frequente che le bottiglie terminino rapidamente, salvo poi trovarle in vendita alle aste, a cifre decisamente più alte.
Del resto, come sicuramente già saprete se siete cultori di questo rum, Caroni è una distilleria chiusa da molti anni e le giacenze sono sempre minori.
L’espressione in disamina odierna è un 18 years old distillato nel 1992 ed imbottigliato a grado pieno, 55%.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra intensa.
Olfatto: Più “gentile” di tanti altri Caroni esaminati su queste pagine, con il tipico tratto di catrame e paraffina molto sopito, pur se presente, ed un lato fruttato particolarmente evidente e contraddistinto da banana matura, ananas e mango. Non mancano un buon cacao amaro e un caffè espresso concentrato. Complessivamente piacevole, pur se meno complesso di altre espressioni recensite in precedenza.Con acqua, non vi sono radicali cambiamenti, anzi resta piuttosto granitico.
Palato: Piuttosto amarognolo, con tannini particolarmente evidenti accanto a un tratto che definirei “di nocino”. Al contempo, scorza d’arancia e caffè espresso in elevata concentrazione. Piacevole nota balsamica, di menta. Gradevole nota salina, accanto a una buona liquirizia.
Con acqua, il tratto legnoso si intensifica.
Finale: Lungo, massivamente improntato sulla liquirizia e con una sapidità abbastanza persistente.
Rum valido, pur non risultando tra i Caroni più intriganti che finora ho avuto il piacere di provare. Al palato, la nota legnosa diviene a tratti invasiva, peraltro intensificandosi in caso di aggiunta d’acqua. In sede olfattiva, invece, l’ho trovato piuttosto equilibrato ed elegante. Il finale risulta essere piacevole, benché troppo improntato sulla liquirizia. In sintesi, lo trovo piacevole, pur non gridando al miracolo.