Informazioni:
Tipologia: Island Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Jura – Scozia.
Volume alcolico: 56,7%
Prezzo consigliato: 250 euro.
Reperibilità: Bassa, disponibile alle aste o da rivenditori specializzati. Cask di 137 bottiglie.
Cenni storici e osservazioni personali:
Come saprete, se siete assidui lettori, la scorsa settimana ho avuto l’onore e il piacere di essere relatore per una degustazione di malti isolani presso Atlas – Whisky & Rum, locale realizzato da Lorenzo Lutti in quel di Bazzano, a pochi passi da Bologna.
Oggi desidero parlarvi di uno dei 4 malti in degustazione che, effettivamente, credo sia anche quello che ha riscosso le maggiori preferenze da parte dei partecipanti, nonché del sottoscritto.
Trattasi di uno Jura 27 y.o., imbottigliato nel 2017 da Signatory, celebre selezionatore indipendente di cui ho già avuto modo di parlarvi in diverse recensioni.
Precisamente, è stato distillato il 17/12/1989 ed imbottigliato il 30/01/2017 (i ragazzi di Signatory amano essere precisi, e a me la cosa non può che far piacere) al grado pieno di 56,7%, maturato in botte ex-bourbon, Cask no. 30738.
È importante ricordare il numero della botte, dal momento che Signatory ha rilasciato differenti cask della medesima annata.
Inoltre, come riportato in etichetta, è un malto altamente torbato, contrariamente alla tradizione di Jura.
Jura, lo ricordo, è una distilleria che finora mi ha intrigato poco con gli imbottigliamenti ufficiali. Tuttavia, quest’indipendente piuttosto maturo ha regalato a me e agli altri non poche emozioni, che vado senza ulteriori indugi a cercare di trasporvi di seguito.
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Intrigante stratificazione di aromi erbacei quali prato appena tagliato ma anche fiori di campo, antisettico e torba incisiva. Dietro questa coltre iniziale è possibile ravvisare una buona vaniglia e del legno aromatico, direi di sandalo. Presente una buona albicocca ma anche una dolce liquirizia. Dopo un paio di minuti, particolarmente evidente la banana matura che lo fa virare su note dolci ma non stucchevoli e rende più doma la torba e il tratto erbaceo che, tuttavia, si ravviva con la canfora. Olfatto certamente non banale ed anzi di buona complessità. In fundis, inchiostro.
Palato: Di corpo pieno, rilascia una torba esuberante che avviluppa la dolce liquirizia già riscontrata all’olfatto e, al contempo, un delicato pepe bianco. Buon tratto erbaceo e discreta presenza del legno, nobile e non invasivo. Piacevole banana ma anche albicocca. Zucchero di canna caramellato e, ancora, vaniglia. Malto più dolce di quel che avrei pensato ma assolutamente elegante e non affatto mellifluo.
Finale: Medio-lungo, di banana che si fonde a dell’elegante pepe bianco senza dimenticare un piacevole tratto erbaceo.
In sincera verità? In un blind tasting, difficilmente avrei detto che questo malto provenisse da Jura, complici le espressioni ufficiali non proprio esaltanti. Un whisky elegante, piacevole, stratificato, decisamente più che degno.
Ecco, anche Jura può regalare emozioni e, grazie alla scelta di Signatory del giusto cask, in questo caso vi riesce pienamente!