Informazioni:
Tipologia: Kentucky Straight Bourbon Whiskey
Provenienza: Kentucky – U.S.A.
Volume alcolico: 47%
Prezzo consigliato: 50 euro.
Reperibilità: Bassa, recentemente dismesso dalla produzione ma ancora disponibile presso rivenditori.
Cenni storici e osservazioni personali:
Elijah Craig è un nome celebre nel mondo del bourbon: reverendo battista nonché imprenditore, è sovente associato tra i “padri del bourbon”. La distilleria Heaven Hill, che tuttora realizza la gamma che porta il suo nome, ritiene che sia stato il primo a realizzare la carbonizzazione delle botti impiegate per la produzione e, di conseguenza, a decidere di maturare il proprio bourbon in esse. Ovviamente, è un dato controverso, anche se la Heaven Hill riporta diversi aneddoti su come l’intuizione di Elijah possa essere avvenuta.
Il range produttivo attuale è piuttosto variegato, con espressioni che arrivano a ben 23 anni di maturazione!
Il bourbon oggetto di questa recensione, l’Elijah Craig 12 y.o. Small Batch, è realizzato in quantità non elevate, imbottigliato a 90 proof statunitensi (47%) ed ha una composizione con quantità di mais pari al 75%, Rye al 13% e il rimanente 12% di orzo maltato.
Ancora disponibile presso rivenditori specializzati, è stato recentemente dismesso dalla produzione e sostituito da uno Small Batch senza invecchiamento dichiarato.
Dedico questa recensione al caro amico Ludovico, di cui serberò sempre il ricordo e la testimonianza. Amico mio, non ho dimenticato che questo fosse il tuo bourbon preferito! Mentre lo bevo, non nascondo la mia commozione, penso a te che starai sorridendo, come eri solito fare. Ti dissi già le mie impressioni a voce, ma ho pensato fosse meglio condividerle, certo che le leggerai anche tu…
Note Degustative:
Aspetto: Ambra con venatura rossastra.
Olfatto: Dolce vaniglia, ben integrata e mai stucchevole, accompagnata da un intrigante e suadente sentore di antica libreria, legno nobile ma, al contempo, una leggerissima nota di vernice, tratti che gli conferiscono una notevole eleganza che si evolve ulteriormente con note erbacee e floreali (gerani, fiori di campo, prato bagnato). Non manca del cuoio lavorato e, ancora, un lato più dolce contraddistinto da sciroppo d’acero e fudge! Eccellente olfatto, un bourbon di spessore.
Palato: Di corpo pieno, non nasconde il proprio fascino, celato dietro ad un’apparente semplicità: vaniglia ben amalgamata a del mais tostato, ottimo cioccolato bianco accompagnato dal fudge e dallo sciroppo d’acero. Frutta secca tostata, in particolar modo noci e nocciole. Inusuale cocco. Molto armonico e, invero, piacevolissimo. In fundis, tratto erbaceo molto gentile che ben si fonde a quanto appena evidenziato, formando un unicum egregio.
Finale: Lungo, contraddistinto da vaniglia, cioccolato bianco, tracce di cocco e discreto legno non affatto invasivo, ma anzi complementare al tutto.
In sincera verità, tra i migliori bourbon che mi sia capitato di provare: armonico, delicato ma al contempo incisivo, con una gradazione decisamente appropriata in quanto non eccessiva ma nemmeno troppo bassa, consentendo a quest’espressione di mostrare un notevole potenziale. Olfatto particolarmente memorabile! Peccato sia stato dismesso, ma con un po’ di fortuna, riuscirete a portarlo a casa! Valido compagno per il lungo inverno che ci attende!
Ciao, mi è appena arrivato, volevo chiederti se secondo te, c’è possibilità che la bottiglia acquisisca un alto valore in futuro, vista la dismissione o mi conviene aprirlo e godermelo.
Ti ringrazio in anticipo per la cortese risposta e per il lavoro che fai, non nego di aver comprato quasi tutte le bottiglie che ho, leggendo il tuo blog
Ciao Pietro,
scusami per il ritardo nella risposta, purtroppo il tuo commento era finito erroneamente nello spam.
Ti ringrazio per essere un mio lettore, nonché per il commento. Rispondendo alla tua domanda: il whiskey in questione è ancora disponibile presso diversi rivenditori, tuttavia la dismissione in favore di una versione no-age potrebbe comportare un aumento di valore futuro. Non credo però che sarà altissimo,data la precedente diffusione dell’imbottigliamento. Potrei però sbagliarmi, il mercato non è sempre facilmente prevedibile. Magari prendine un’altra bottiglia da conservare, laddove possa interessarti la prospettiva “investimento”, e goditi questa!
Grazie ancora, spero continuerai a seguirmi!
Ciao, possiedo una bottiglia di EC 12yo esattamente uguale a quella visibile in questo post. Ho tuttavia ritrovato in rete immagini di bottiglie leggermente diverse, come questa https://www.whiskyitaly.it/pub/media/catalog/product/cache/image/700×560/e9c3970ab036de70892d86c6d221abfe/e/l/elijah_craig_12_thumb.jpg
La differenza sostanziale è che nel link di cui sopra si legge esplicitamente la scritta “Small Batch” ai lati del numero 12 (mentre nella prima, ai lati del 12, compare la dicitura “Years Old”).
Mi chiedo pertanto: si tratta di due packaging del medesimo bourbon o sono proprio due prodotti diversi (un 12yo e un 12yo small batch)?
Grazie mille!
PS non ho dimenticato la tua promessa di redigere una guida alla degustazione del whisky…ci conto! 🙂