Cari amici, mentre il Belpaese è funestato da un caldo atroce, mi sposto idealmente di latitudine approdando sulle Orcadi per parlarvi di un Highland Park 26 y.o. distillato nel 1989 ed imbottigliato nel 2016 dal selezionatore indipendente Rest & Be Thankful (bel marchio, non c’è che dire).
Devo la possibilità di provare quest’espressione a Jody de “La Compagnia dei Caraibi”, che ringrazio sentitamente.
Trattasi di un single cask (precisamente il cask 3257) ex-bourbon che ha dato la luce a 230 esemplari non filtrati a freddo e senza aggiunta di coloranti.
L’imbottigliamento è ormai piuttosto difficile da reperire ma, con un po’ di fortuna, potrete trovarlo online presso rivenditori specializzati o aste.
Highland Park è una delle distillerie più interessanti, dal mio modesto punto di vista. Sono curioso di vedere cosa ci riserverà questo 26enne!

Aspetto: Oro.

Olfatto: Fumosità tipica di Highland Park che funge da substrato a piacevoli note di torta di limone, gradevole vaniglia e crema pasticcera. Presente un tratto minerale, accanto a delle note di cedro e arance. Man mano che passano i minuti, compare anche una gradevole prugna secca. Note campestri, in fundis. Gran bell’olfatto.

Palato: Di corpo pieno, è piuttosto speziato con pepe nero e chiodi di garofano, senza tuttavia dimenticare cannella (leggera) e vaniglia. Torba ovviamente presente e ben integrata. Gradevole miele d’acacia, tracce di erica. Note balsamiche di eucalipto.

Finale: Lungo, con note balsamiche e pepe nero, miele.

Un Highland Park di quelli veramente buoni, piacevole e molto beverino, piuttosto estivo. La sua vivacità nasconde bene l’invecchiamento, che è però considerevole. Selezione valida, complimenti a Rest & Be Thankful. Grazie Jody