Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Islay – Scozia.
Volume alcolico: 51,9%
Prezzo consigliato: 280 euro.
Reperibilità: Medio-bassa, ancora disponibile presso rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Cari amici, lo scorso lunedì ho avuto modo di incontrarmi con il carissimo Max Righi e, nel corso della serata, mi ha gentilmente omaggiato di alcuni sample delle nuove release Antique Lions of Spirits, il connubio sorto tra Whisky Antique, Lion’s Whisky e Sansibar.
Tra le nuove proposte, vi è quest’interessantissimo Octomore 6 y.o. (sul box troverete la dicitura Bruichladdich Heavy Peated) che, come probabilmente saprete, è un whisky massivamente torbato prodotto alla distilleria Bruichladdich. In verità, gli Octomore indipendenti non sono proprio tantissimi ed è quindi con grande curiosità che desidero esaminare quest’espressione per voi.
Imbottigliato a grado pieno, ben 51,9%, è stato maturato in botte ex-bourbon e, da questo single cask, sono state ottenuti 268 esemplari.
Di questa serie di imbottigliamenti, denominata “Savannah”(il perché è facilmente desumibile dalla grafica dei box), alcuni sono ancora reperibili presso gli store dei selezionatori o altri rivenditori specializzati.
Cosa avranno tirato fuori dal cilindro questa volta, i titanici nomi dietro il marchio ALOS? Scopriamolo insieme, no?
Note Degustative:
Aspetto: Giallo paglierino.
Olfatto: Nei primissimi istanti, deciso smalto (si, quello per le unghie) accompagnato da vernice. Tali sentori permangono ma sfumano un po’ con l’ossigenazione, lasciando emergere un buon aceto balsamico. Il tutto, su un substrato fumoso possente ma molto gradevole. Al contempo, piacevole brezza marina fusa a note agrumate: nello specifico, succo di limone. Ostriche, iodio… Sembra di essere sulla costa di Islay a respirare il salubre vento del mare. Man mano che respira compaiono una delicata crema pasticcera, della vaniglia, dello zucchero a velo! Insomma, giovane ma con spiccata personalità. Con acqua, si intensifica l’aceto balsamico e il fumo ricorda quello di un camino appena spento. Inoltre, il lato fruttato si arricchisce di pesca gialla.
Palato: Di corpo pieno, rilascia progressivamente una torba possente che tuttavia non esplode immediatamente ma si amplifica nell’arco di alcuni secondi per raggiungere poi il climax. Accanto ad essa, distinto pepe nero, e una buona sapidità, cui ben si sposano gli agrumi nella declinazione del limone e del mandarino acerbo. Gradevole vaniglia accanto a un leggerissimo burro. Molto piacevole. Con acqua, il burro diviene più evidente, compare una traccia di margarina, il pepe diviene più domo. Effettivamente, qualche goccia d’acqua lo rende più armonico.
Finale: Lungo, di pepe nero, torba intensa, sale, limone.
Un torbato che ben esprime l’essenza di Octomore. Sebbene piuttosto possente, non è il più “potente” tra gli Octomore finora provati e, in verità, ha un buon equilibrio. Certo, probabilmente non piacerà agli amanti di altre tipologie di malti ma, per un “peat lover”, credo risulterà essere molto piacevole. Il giovanotto, infatti, ha classe! Complimenti al trio Max, Diego e Jens!