Informazioni:
Tipologia: Blended Canadian Whisky
Provenienza: Canada.
Volume alcolico: 45%
Prezzo consigliato: 70 euro.
Reperibilità: Media, disponibile presso rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Crown Royal è il whisky canadese più venduto al mondo. Creato nel 1939 per celebrare la visita di Re Giorgio VI in Canada, inizialmente veniva venduto solo alla famiglia reale britannica. Fu deciso di commercializzarlo al grande pubblico solo dal 1964. Inizialmente la produzione avveniva a Waterloo, in Ontario, mentre dal 1992 è stata spostata a Gimli, a Manitoba, dove avviene tuttora.
Attualmente è proprietà del gruppo Diageo. Il suo range produttivo è ormai piuttosto variegato, con il Deluxe come prodotto più noto e diffuso. Il whisky di Crown Royal è un blended, come per gran parte del whisky canadese. La miscela è composta da vari tipi di cereali e, generalmente, da una decisa quanità di segale.
Quest’oggi vi parlerò del Crown Royal Northern Harvest Rye, un blended con il 90% di segale e quindi, a tutti gli effetti, un rye. Quest’espressione ha ottenuto, tra lo stupore generale, il riconoscimento di “Whisky dell’anno” dalla popolare Whisky Bible di Jim Murray, nel 2016. In effetti, è stato il primo e tuttora unico whisky canadese ad ottenere il riconoscimento. Non che sia sempre d’accordo con i giudizi di Murray ma ammetto che sono stato incuriosito dal reperirlo.
Differentemente dal Deluxe, il Northern Harvest Rye è meno diffuso, ma fortunatamente è possibile trovarlo presso enoteche specializzate, anche online.
Ringrazio Whisky Italy per il gentile campione.
Prossimamente, recensirò anche il classico e comune Deluxe.
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Piuttosto fruttato, con banane e molta uva, innestate su un substrato di vividi cereali tra cui domina la segale. Vaniglia in discreta quantità. Tuttavia, trovo la nota alcolica iniziale piuttosto pungente, fortunatamente sfuma dopo un quarto d’ora di ossigenazione. Olfatto era tutto sommato “onesto”, seppur molto semplice.
Palato: Di corpo leggero, si presenta piuttosto morbido, con vaniglia ben amalgamata su note speziate e segale intensa. Discreto pepe, delicata mandorla e gradevole noce moscata. Evoluzione tuttavia molto rapida, un gran peccato.
Finale: Breve, di noce moscata, vaniglia, pepe, segale.
Rye onesto, ma niente di particolarmente sorprendente. Di facile bevuta, risulta essere troppo etereo al palato, dove l’evoluzione è piacevole ma fin troppo fugace. Ciò, unito ad un olfatto discreto ma non memorabile, e un finale piuttosto breve, non mi consente di spingermi troppo in là con la valutazione.