Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Islay – Scozia.
Volume alcolico: 52,5%
Prezzo consigliato: 115 euro.
Reperibilità: Media,disponibile presso enoteche specializzate.
Cenni storici e osservazioni personali:
Grazie a un caro lettore, Ivan, oggi esaminerò per voi il Bowmore 18 y.o. Manzanilla Cask, appartenente al trittico denominato “Vintner’s Trilogy”. Questa serie limitata è composta infatti da tre whisky che hanno avuto un finish piuttosto elevato in botti che in precedenza hanno contenuto vini. Nell’espressione in esame, infatti, dopo 13 anni trascorsi in botte ex-bourbon, vi è stato un finish di 5 anni in botti contenenti in precedenza Sherry della tipologia Manzanilla.
Il Manzanilla, giusto per ricordarlo, è un tipo di Sherry fino il cui nome origina dal tè alla camomilla, così denominato in spagnolo, il cui odore promana intensamente da questo vino.
Gli altri due rilasci della serie sono invece un 26 anni con finish in botti che in precedenza hanno contenuto vino francese, e un 27 anni con finish in botti ex-Porto.
Sarebbe interessante provarli tutti… Per ora mi accontento di questo!
Bowmore non è nuova a questi finish, peraltro in alcuni casi ha sperimentato anche la maturazione integrale in botti ex-vino (sul sito, ad esempio, trovate la recensione del Port Matured 1991).
L’imbottigliamento è a grado pieno, non è stato filtrato a freddo e non ha avuto alcuna aggiunta di caramello.
Ad oggi, grazie al fatto che è un rilascio recente, è ancora reperibile, seppur in tiratura limitata.
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Delicata fumosità su cui si innesta una vivida arancia di Siviglia, accompagnata da una distinta noce moscata. A tratti, ricorda il Gran Marnier. Piuttosto dolce, ma ben integrato e mai stucchevole, continua con zucchero caramellato e deliziose more. Mango molto vivido, discreto cioccolato al latte. Interessante e gradevole. Con acqua, enfatizzazione del tratto dolce.
Palato: Di corpo pieno, si presenta con leggera fumosità mista a un tratto legnoso non prevaricante e con il ritorno delle note dolci di more e mango. Presente anche un tratto erbaceo piuttosto marcato, non sgradevole e anzi che funge da bilanciamento al tratto più dolce. Leggero miele, mandorle tostate. Lieve cioccolato al latte.
Finale: Medio-lungo, di tratto erbaceo, leggera fumosità, mandorle, cioccolato al latte.
Interessante esperimento di doppia maturazione: l’apporto del vino è piuttosto significativo, seppur, conoscendo la tipologia di sherry Manzanilla, mi sarei aspettato note meno dolci, particolarmente all’olfatto. Sembra più una maturazione aggiuntiva in Oloroso. Tuttavia, il risultato complessivo è più che valido, con un whisky mai stucchevole ed anzi piuttosto elegante.