Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highlands – Scozia.
Volume alcolico: 40%
Prezzo consigliato: 1400 euro.
Reperibilità: Rara, imbottigliamento del 1988. Disponibile presso store specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
La notizia della riapertura di distillerie ormai considerate defunte da tempo, quali Brora, Port Ellen e Rosebank mi ha fatto venir voglia di fare un tuffo nel passato, un passato lontano contraddistinto da maggiore estro artigiano, meno tecnologia ma in cui una passione vibrante era sempre presente.
Oggi, pertanto, vi parlerò di uno Strathisla 40 y.o. distillato nel 1948, all’indomani del secondo conflitto mondiale, e lasciato riposare fino al 1988.
Il privilegio di aprire una porta sul tempo lo devo al caro amico Max Righi, che ha deciso di aprirne una bottiglia in quel di Limburg, la mecca dell’appassionato di whisky.
Strathisla, oggigiorno, come ben saprete è di proprietà della Pernod Ricard, che la controlla mediante la sussidiaria Chivas Brothers Ltd. Tale malto, infatti, costituisce “la casa e il cuore di Chivas Regal” come recitato fieramente sull’insegna del centro visitatori della distilleria. Espressioni ufficiali imbottigliate come single malt sono poche, per non dire pochissime. Fortunatamente, gli indipendenti ne hanno selezionati molti nel tempo, come nel caso di quest’imbottigliamento selezionato da Gordon & MacPhail per Sestante. Come sarà questo venerando 40enne? Non ci resta che scoprirlo insieme.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra con riflesso mogano
Olfatto: Delicata nota di cera mista a un delizioso tratto da antica libreria, emana poi una delicata nota agrumata di arance candite e mandarini, anzi, per essere precisi fiori di mandarino. Lasciandolo respirare, le note agrumate si intensificano e si aggiunge una gradevole buccia di limone. Nonostante la lunga maturazione, è fresco, gioviale, sembra avere la metà dei suoi anni. Magia della distillazione di un tempo? Presenta anche un elegante tratto floreale, di rose di maggio, gigli, margherite. In fundis, compare del toffee che si evolve su un substrato di datteri secchi. Sorprendente, non paragonabile ai più recenti Strathisla.
Palato: Di corpo medio ma non leggero come ci si aspetterebbe a causa della gradazione standard, inonda il palato con note di frutta secca tostata, con preminenza delle nocciole ma con una spruzzatina di noci, accompagnate da prugne secche e leggeri datteri. Gradevole foglia di tabacco, tè nero in abbondanza (mi ricorda il Prince of Wales). Il lato agrumato è presente ma qui più austero e, nondimeno, suadentemente elegante. Che malto!
Finale: Medio-lungo, di agrumi, tabacco, tè nero in quantità, prugne.
Un malto d’altri tempi, con caratteristiche di assoluto rilievo. Difficile essere freddi e insensibili dinanzi a un whisky così. Perde un po’ al palato, indi un paio di punti in meno nella mia personale agenda, tuttavia resta un’espressione di spessore. Un sincero grazie a Max Righi per il campione! Ah, peraltro proprio da lui dovrebbe ancora essere disponibile una bottiglia…e, se non la trovate, di certo saprà accontentarvi ugualmente!