Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 45,1%
Prezzo consigliato: 260 euro.
Reperibilità: Bassa, rilascio di 216 esemplari. Disponibile presso i selezionatori.
Cenni storici e osservazioni personali:
Antique Lions of Spirits, il felice connubio di cui già vi ho parlato, ha recentemente immesso sul mercato i nuovi rilasci, che tuttavia non ho ancora avuto occasione di provare. Al contempo, ho constatato di avere ancora campioni della fortunata serie precedente…mea culpa!
Oggi vi parlerò quindi di un Glen Moray 28 y.o. distillato nel 1988 ed imbottigliato nel 2016 con un rilascio di 216 esemplari.
Glen Moray è una distilleria dello Speyside fondata nel 1897 sulle rive del fiume Lossie, non distante da Elgin. Dopo un inizio dignitoso, fu chiusa nel 1910 in seguito alla forte recessione che colpì il mercato del whisky. Dopo un biennio nero, riaprì nel 1912, salvo essere poi nuovamente chiusa fino al 1920, anno in cui fu acquisita da Macdonald & Miur, già proprietaria di Glenmorangie all’epoca, che effettuò una serie di lavori per riaprirla nel 1923. Da allora è stata fortunatamente sempre operativa, salvo per brevi periodi durante la Seconda Guerra Mondiale, per cause di forza maggiore.
Oggi è di proprietà della società francese La Martiniquaise, che impiega parte del malto di Glen Moray per l’economico blended Label 5. Dopo un’espansione avvenuta nel 2012, oggi la distilleria conta 6 alambicchi, e una capacità produttiva di 3.300.000 litri annui.
Il range delle espressioni ufficiali si è progressivamente espanso, ed oggi ne conta numerose, spaziando dai classici 12-15-18 anni fino a un 25enne affinato in Porto e l’interessante (almeno in teoria) edizione Mastery.
Non è un malto che si vede spessissimo tra gli indipendenti, benché nel tempo vi siano state alcune eminenti espressioni (Samaroli…giusto per citarne uno!).
Senza ulteriori indugi, passo a testarlo!
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Splendidamente elegante, con un velo di dolcezza creata dal burro sapientemente fuso alla mandorla fresca e a tratti di marzapane. Tratto di toffee, vaniglia molto eterea. Il burro diviene sempre più preminente con il passare dei minuti, ma è un burro elegantissimo che si amalgama ai cereali. Sostanzialmente, biscotti al burro! Al contempo, è possibile cogliere una piacevole mela gialla, molto leggera, e una pera matura. Dolce, ma con carattere ed espressività.
Palato: Di corpo medio, ripropone biscotti al burro in maniera più discreta, seguiti da una discreta frutta secca tostata, principalmente mandorla. Leggero tabacco, foglie di tè verde, qualche spezia del legno ben integrata, un tocco di zenzero. Lato fruttato contraddistinto nuovamente da mele e pere, con un accenno di melone cantalupo. Anche qui, gran bel malto!
Finale: Medio-lungo, di burro, mandorla, pere, mele, leggere spezie.
Una parola per riassumere questo malto? Morbido. E ci aggiungerei suadente. Un whisky che regala emozioni, con un olfatto inebriante che rivela una dolcezza non stucchevole ma penetrante, capace di rapire il degustatore. Complessivamente, molto equilibrato e piacevolissimo.