Informazioni:
Tipologia: Single Grain Scotch Whisky
Provenienza: Lowlands – Scozia.
Volume alcolico: 49,1%
Prezzo consigliato: 500 euro.
Reperibilità: Bassa, rilascio di 162 esemplari.
Cenni storici e osservazioni personali:
Tempo fa vi parlai di Inverleven, distilleria di Single Malt delle Lowlands con cui Dumbarton condivide il medesimo sito produttivo e, come la prima, è oggi chiusa e la struttura è stata demolita. Ad essere precisi, anche Lomond fu ospitata qui.
Fondata nel 1936 da Hiram Walker (lo stesso che due anni dopo acquisì Ballantine’s), è stata la distilleria di Grain più grande di Scozia. La sua produzione è sempre confluita nel Ballantine’s, senza che vi fossero rilasci come Single Grain.
A sopperire a questa mancanza, hanno pensato alcuni selezionatori indipendenti come Hunter Laing.
Oggi vi parlerò di un Dumbarton 50 y.o., distillato nel lontano 1964 e lasciato riposare in botte fino al 2015, quando è stato scelto per la serie “The Sovereign”. Imbottigliato al 49,1%, ne sono stati rilasciati 162 esemplari,
Ringrazio cordialmente Hunter Laing per il gentile campione a scopo recensivo.
Finora sono sempre stato colpito in positivo dai maturi single grain di questo selezionatore, spero che anche stavolta possa trovarmi davanti qualcosa di intrigrante.
Ah, dimenticavo: oggi il marchio e ciò che resta del sito produttivo sono di proprietà del colosso Pernod Ricard.
Note Degustative:
Aspetto: Oro antico.
Olfatto: Profonda nota di vaniglia e mais, unita a un mix speziato leggero (cannella, cardamomo) e una discreta nota di liquore all’arancia. Molto simil-bourbon. Burro, anzi mais imburrato. (La classica pannocchia con il burro consumata dagli amici americani)Delicata nota di cioccolato bianco, buona presenza di frutta secca tostata, noci Pecan. Delicato e piuttosto elegante.
Palato: Mediamente secco e leggermente speziato, anche in questa sede ricorda molto un bourbon. Cereali evidenti (e non potrebbe essere diversamente), accanto a note agrumate (Gran Marnier) e frutta secca tostata, principalmente noce pecan ma anche una leggera mandorla d’avola. Si evince un tratto legnoso non marcatissimo ma presente (50 anni sono comunque tanti eh…). Non malvagio, ma un po’ fugace nella sua evoluzione, senza essere troppo esuberante.
Finale: Medio, di frutta secca tostata, liquore all’arancia, leggere spezie, legno.
Ho gradito maggiormente altri Single Grain di Hunter Laing. Questo Dumbarton si presenta un po’ troppo etereo, con un olfatto piacevole ma un palato un po’ opaco, privo di quella forza e di quelle sfumature ravvisate in altri Grain dal lungo invecchiamento. Ad ogni modo, complessivamente onesto e discretamente piacevole.