Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highlands – Scozia.
Volume alcolico: 50.6%
Prezzo consigliato: 260 euro.
Reperibilità: Medio-bassa, Single Cask di 292 bottiglie. Ancora disponibile online.
Cenni storici e osservazioni personali:
La distilleria Fettercairn, fondata nel 1824 da Sir Alexander Ramsay, è sita nelle Highlands presso l’omonimo centro, il cui nome significa “il piede della montagna”. Tuttora operativa, ha attraversato diversi cambi di proprietà: quando Sir Ramsey andò in disgrazia, cedette la distilleria alla famiglia Gladstone, che la gestì per un lungo periodo.
Nel 1973, la proprietà passo nelle mani di Whyte & Mackay che l’ha mantenuta ininterrottamente fino al 2015, quando Empeador (il più grande colosso del Brandy) l’ha acquisita, portando avanti dei piani di espansione.
Attualmente, l’idea è quella di spingere la produzione a 3,2 milioni di litri, con l’aggiunta di altri 3 washbacks.
Produttrice di whisky non torbato, ha recentemente rilasciato una versione ufficiale piuttosto torbata (55 ppm).
Oggi esaminerò una sua espressione indipendente, precisamente il Fettercairn 28 y.o. distillato nel 1988 ed imbottigliato nel 2016 da Antique Lions of Spirits, il nuovo range di imbottigliamenti frutto della collaborazione tra Max Righi, Diego Sandrin e Jens Drewitz.
Peraltro, a breve, saranno disponibili anche gli imbottigliamenti 2017.
Finora sono stato colpito in positivo dalla qualità delle espressioni ALOS e, benché Fettercairn non sia forse evocativa come altre distillerie, se l’hanno scelta avranno certamente i loro buoni motivi.
A tal proposito, approfitto per aggiungere anche questa distilleria all’elenco sempre più nutrito presente sul sito.
Procediamo, no?
Note Degustative:
Aspetto: Oro
Olfatto: Notevoli suggestioni campestri, accompagnate da una notevole componente agrumata (arance e mandarini), densi cereali e una buona frutta secca tostata, in primis nocciole ma anche mandorle che, man mano, divengono più evidenti. Austero, a tratti nobile.
Palato: Imbocco mediamente secco e speziato, con pepe bianco e chiodi di garofano. Al contempo, funge da contraltare un piacevole miele d’acacia, amalgamato a leggera vaniglia e tracce di zucchero a velo. Sostanzialmente dolce e speziato! Mele verdi compaiono timidamente amalgamandosi al tutto. Anche qui permane un gradevole tratto austero.
Finale: Medio, con note speziate e tratti citrici. Ginger ale.
Altro piacevole imbottigliamento della prima serie Antique Lions of Spirits. Suadente quanto basta, austero il giusto, è un piacevole dram per tutte le stagioni. Lo vedo più come aperitivo. Ad ogni modo, ben fatto!