Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia
Volume alcolico: 54,5%
Prezzo consigliato: Originariamente 130 euro, ora sui 250.
Reperibilità: Medio-bassa: Rilascio di 6000 bottiglie.
Cenni storici e osservazioni personali:
Come forse molti di voi sapranno, ogni anno Lagavulin è solita rilasciare un imbottigliamento celebrativo dell’Islay Jazz Festival, l’altro principale evento dell’isola oltre il Feis Ile. Ebbene, anche nel 2016, l’anno del bicentenario, non potevano certo far eccezione.
Questo Lagavulin Islay Jazz Festival 2016 non ha invecchiamento dichiarato, ma alcuni rumors vociferano della presenza di un 75% di whisky maturato in botti ex-sherry e del rimanente 25% proveniente da botti ex-bourbon.
Rilasciato in 9000 bottiglie, alcune delle quali ancora reperibili in distilleria, è divenuto da subito un imbottigliamento da collezione.
Del resto, Lagavulin ci ha da sempre abituato a standard qualitativi molto elevati, era da aspettarsi che anche questo andasse a ruba, no?
Se siete fortunati, potete ancora trovarlo alle aste o presso store specializzati, ad un prezzo tuttavia più ampio del momento del rilascio. (Annoso problema che coinvolge tutti gli imbottigliamenti collezionabili o distillery only)
Grazie alla gentilezza di Claudio Riva (per definirlo ho ormai terminato gli aggettivi), oggi posso provarlo per voi, auspicandomi di rinvenire le caratteristiche che rendono Lagavulin il mio malto di Islay preferito da quando ho iniziato a bere whisky…
Note Degustative:
Aspetto: Oro pallido.
Olfatto: Notevoli note citriche, succo di limone e brezza marina, accompagnano una gradevole fumosità e un deciso tratto di catrame. Ricorda molto, nello stile, il 12 y.o. rilasciato annualmente a grado pieno. Decisa freschezza! Con il passare dei minuti, ostriche, tabacco da pipa, molto pepe nero, leggera vaniglia. Succulento bacon arrostito.
Con apporto di acqua, maggiore enfasi sul lato costiero.
Palato: Corposo e avvolgente, rilascia fin da subito un’esplosiva torba accanto a massivo pepe nero e zenzero. Limone ugualmente ben presente, che in questa sede assume toni più dolci di delizia al limone, accanto a una decisa sapidità. In effetti, il tratto costiero e marino è predominante, pur amalgamandosi bene con le altre note e rendendolo complessivamente piacevolissimo.
Invero, di gran classe!
Finale: Lungo, di pepe nero, fumo, limone, molto sale.
Un Lagavulin molto simile all’annuale rilascio 12enne, con notevole freschezza e vitalità. Tuttavia, meno complesso e più impostato sul rilascio della potenza. Con l’esuberante presenza di torba e note salmastre, ed una forte componente citrica, non credo deluderà affatto gli amanti di questo titanico malto di Islay! Nonostante la composizione prevalente dovrebbe essere da botti ex-sherry, non ho ravvisato un visibile influsso dello stesso. Rinnovo i miei auguri per il bicentenario, pur essendo ormai trascorso un anno!