Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 42,6%
Prezzo consigliato: 150 euro, bottiglia da 35 cl.
Reperibilità: Bassa, batch disponibile in tiratura limitata.
Cenni storici e osservazioni personali:
Kininvie è la più piccola delle tre distillerie possedute dal gruppo William Grant (le altre due sono le più note Glenfiddich e Balvenie), nonché la più “segreta”. Situata sulle colline di Dufftown, il cuore dello Speyside, ha prodotto per lungo tempo il proprio malto unicamente per il premium blended malt Monkey Shoulder.
Altri rilasci in passato sono stati conosciuti con il nome di Hazelwood o Aldundee, tutti rapidamente esauriti.
Operativa dal 1990, impiega 6 alambicchi per una produzione totale di 2.500.000 di litri annui.
Il primo rilascio con etichetta Kininvie fu un 17 anni tuttavia disponibile solo per il mercato di Taiwan.
Il Kininvie 23 y.o. Batch #002 di cui parleremo oggi, pur essendo in tiratura ugualmente molto limitata, è stato distribuito in varie nazioni, Italia inclusa. Infatti, nel nostro Paese, il marchio è distribuito da Velier, che ringrazio per la gentile bottiglia a scopo recensivo.
Particolarmente esclusivo anche nel formato, che è da soli 35 cl, metà di una bottiglia standard.
La maturazione è avvenuta in un mix di botti ex-bourbon ed ex-sherry, ottenendo questo 23enne, ormai al secondo batch.
Terminata questa breve panoramica, è giunta l’ora di provarlo!
Note Degustative:
Aspetto: Oro intenso.
Olfatto: Particolarmente morbido e fruttato, con vivide pesche gialle ed albicocche che si intensificano con il passare dei minuti, convivendo con della piacevole vaniglia e del delicato toffee.
Le note fruttate non si esauriscono ed anzi continuano con uva passa e prugne secche.
Sicuramente notevole l’apporto dello Sherry! Possibile cogliere, inoltre, dello zucchero caramellato, tracce di crema pasticcera. Dopo alcuni minuti, amarene! Fiori di campo appaiono a sprazzi.
Un olfatto tendenzialmente molto dolce, senza tuttavia risultare banale ed anzi molto stratificato e complessivamente armonico. In fundis, spezie del legno tenui a ricordare una lunga maturazione.
Palato: Di corpo medio, presenta fin da subito un notevole burro, amalgamato a una piacevolissima mandorla tostata, ma anche nocciole. Le spezie sono decisamente più vivide che in sede olfattiva, contraddistinte da un’elegante noce moscata, ma anche da dei chiodi di garofano e un velo di cannella.
Gradevole nota agrumata, direi di arancia candita. Di sfondo, ma sempre presente, una gradevole nota maltata. In fundis, miele.
Finale: Medio-lungo, di burro, nota agrumata, spezie e miele.
Bè, che dire? Malto assolutamente valido, fruttato ma anche speziato, di buona complessità e struttura, rappresentativo della storia dello Speyside. Non stellare, forse, ma sinceramente buono!
Una maggiore intensità al palato e nel finale mi avrebbe consentito di spingermi più in alto nella mia personale classifica…
Sarà un gran piacere attendere i prossimi rilasci.