Informazioni:
Tipologia: Kentucky Straight Bourbon Whisky
Provenienza: Kentucky – Stati Uniti d’America
Volume alcolico: 45%
Prezzo consigliato: 30 €
Reperibilità: Alta. In commercio esiste anche un’elegante gift box, disponibile ad esempio qui.
Cenni storici e osservazioni personali:
La distilleria produttrice del Maker’s Mark si trova a Loretto, in Kentucky ed è la più antica registrata negli Stati Uniti. In base ai registri, fu fondata nel 1805. Tuttavia, il Bourbon in esame è molto più recente. La produzione è iniziata nel 1954, dopo che T.William “Bill” Samuels comprò la distilleria, precedentemente nota come “Burks Distilery” per una cifra di 35.000 dollari. La prima bottiglia di Maker’s Mark fu commercializzata nel 1958, con il distintivo sigillo di ceralacca. Piccola curiosità: l’idea della ceralacca fu della moglie di Samuels, collezionista di Cognac, molti dei quali chiusi con tale sistema. Fu inoltre lei ad ideare la caratteristica etichetta e persino il nome del whisky! Insomma, una donna davvero ingegnosa! La distilleria è successivamente passata nelle mani di diverse società ed è attualmente posseduta da Beam Inc, produttrice, tra i vari,del noto Bourbon Jim Beam ma anche del famoso e caratteristico whisky single malt Laphroaig.
Samuels concepì fin da subito un bourbon inusuale, più dolce e non eccessivamente invecchiato che potesse comunque ambire all’eccellenza. Elaborò una differente ricetta: differentemente dalla stragrande maggioranza dei bourbons, decise di non impiegare segale nel mosto ma bensì orzo e grano. Seppur l’invecchiamento sia compreso tra i 5 e i 6 anni e mezzo, è riuscito nell’intento di creare un prodotto diverso ma ugualmente complesso. Merito anche del particolare procedimento di invecchiamento che consta nello spostare i barili dai piani superiori a quelli inferiori, per beneficiare della differenza di temperatura utile per una corretta maturazione. E’ un metodo tradizionalmente impiegato per il Bourbon, ma ormai in disuso in molte distillerie in quanto giudicato troppo costoso. Perchè tale metodo è così caratteristico? La risposta è semplice: a temperature più alte il legno tende a dilatarsi, impregnandosi maggiormente del distillato che avrà quindi note “legnose”. Onde evitare che il sentore di legno sia eccessivo, le botti vengono spostate dato che in un deposito può esserci una notevole differenza di temperatura tra la soffitta e il piano terra. Come ultima nota c’è da dire che Maker’s Mark è venduto come bourbon small batch, ergo un prodotto ottenuto mediante la miscelazione del contenuto di un ristretto numero di botti, selezionate appositamente dai distillatori. E’ una pratica non comune a tutti i produttori ed assicura che il prodotto finale sia del miglior livello qualitativo possibile, scremandolo dal totale.
Il prodotto definitivo, contenuto in una bottiglia dalla forma inusuale, come potrete vedere in foto, e sigillato, come dicevo poco prima, con la ceralacca, è estremamente gradevole e gode tuttora del plauso internazionale. Ha un costo contenuto ed ha una buona reperibilità, decisamente due punti extra a favore.
Note Degustative:
Aspetto: Color Mogano.
Olfatto: Caldo aroma di caramello misto a note di vaniglia. Sono ravvisabili tracce di miele evidenti e una delicata nota floreale, di rose. Decisamente gradevole!
Palato: Di corposità media, piacerà di certo agli amanti dei distillati dolci e leggeri. Domina il creme brulee, con massiccia presenza di caramello e vaniglia per concludere con dolci note di melassa e zucchero. Piacevole e delicato!
Finale: Mediamente lungo e dolce, restano la vaniglia e il caramello, e corona il tutto un sentore di torta di mele e spezie. Deliziosamente bilanciato e persistente!
Un Bourbon inusuale, sia nella bottiglia che nel contenuto. Proposto ad un prezzo modico, è una discreta base di partenza per iniziare a conoscere il variegato mondo d’oltreoceano.
Whisky piacevole, che ho bevuto in una sola occasione. Ma è una bottiglia da non sottovalutare, da mettere in vetrina insieme alle altre!
Decisamente! Un ottimo bourbon. Non sono un grande amante del genere ma questo mi ha colpito molto.
Il mio è un commento da neofita e del tutto personale…. Mi aspettavo qualcosa di meglio… Dopo aver bevuto il devil’s cut della jim beam che ho trovato ottimo e di mio gusto…. Ripeto che non sono un intenditore mi sto avvicinando ora al mondo del bourbon e del whiskey in generale.
Ciao,
ho acquistato questo bourbon un po per caso, non essendo un intenditore.
Lo ho trovato “piccante”, in quanto al palato sento un pizzicore soprattutto nella fase iniziale.
Confermo note speziate evidenti al palato ed il finale dolce.
Puoi dirmi qualcosa su questo sentore piccante? Lo riscontri anche tu?
Ciao
Carlo
Ciao,
da molto tempo non riprovo il Maker’s Mark base. Non ricordo un sentore piccante, ma considera che le percezioni sono sempre individuali e soggettive. Forse una spezia in particolare? Riesci ad associarla a un sentore definito? Ad ogni modo, è mia intenzione riprovarlo a breve…