Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia.
Volume alcolico: 59,2%
Prezzo consigliato: 150 euro.
Reperibilità: Bassa, rilascio di Marzo 2016.
Cenni storici e osservazioni personali:
Controllando oggi il sito, mi sono reso conto che manca ancora il mio umile parere in merito al Laphroaig 10 y.o. a grado standard. Confesso che, differentemente dalla prima volta che lo provai circa 15 anni fa, i rilasci degli ultimi anni non mi fanno affatto impazzire… ma di questo parleremo un altro giorno!
La versione Cask Strength, invece, mi ha spesso regalato emozioni notevoli! Grazie alla gentilezza di Claudio Riva (Laphroaig addicted!), Davide Terziotti e Andrea Di Castri, oggi ho l’occasione di esaminare il Batch 008, l’ultimo in ordine temporale di uscita.
Grado decisamente pienissimo, ben 59,2%!
In distilleria costava anche poco, tuttavia presso gli store specializzati che ancora lo hanno in stock, il suo prezzo è decisamente più alto.
Sul sito, potrete trovare anche le recensioni di alcuni dei precedenti batch!
Procediamo, e buona Pasquetta!
Note Degustative:
Aspetto: Oro con riflessi ramati.
Olfatto: Una torba esuberante ed elegante che si innesta fin da subito a note di bacon e salsa BBQ, con una punta di salsa Worchester che accompagna la presenza di splendide note medicinali, tipico contrassegno Laphroaig: antisettico, garze…
Non manca un piacevolissimo tocco balsamico, a base di mentolo e aghi di pino.
Non si esaurisce, ma anzi promana anche ottimi agrumi (direi marmellata d’arancia). Dopo qualche istante, leggera vaniglia e del caramello. Brezza marina che rievoca nella mente la costa di Islay…
In fundis, un po’ di liquirizia, accanto a del discreto rabarbaro. Molto compatto ed organico nella sua complessità decisamente notevole!
Palato: Potentissimo e vibrante: la torba divampa in un’estasi di potenza, avviluppando note dolci di liquirizia, ma anche agrumi. Lato “carnoso” ancora evidente: bacon arrostito, salsicce arrosto. Ancora, quel gradevole sentore di salsa Worchester.
Lato medicinale ugualmente splendido e che si fonde ad un tocco balsamico qui più possente e contraddistinto da ondate di eucalipto e mentolo che creano una gradevole sensazione di freschezza al palato, nonostante la massiccia gradazione. Impossibile, poi, trascurare il lato marino di ostriche e salsedine in misura massiva! Le note sono assolutamente ben integrate, formando un unicum assolutamente di spessore!
Finale: Lungo ed intenso, di agrumi, sale, fumo denso, bacon.
Altro eccellente rilascio da parte di Laphroaig. Un whisky assolutamente degno, che merita un’elevata considerazione e apprezzamento. Organico in tutte le sue componenti, inebriante come dovrebbe essere un Laphroaig di quelli buoni, potente e vibrante.
Certo, non è un whisky per tutti! Ma del resto, come la stessa distilleria ama ricordare, o lo ami o lo odi. Io propendo per la prima!