Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 59,4%
Prezzo consigliato: 350-450 euro.
Reperibilità: Bassa, rilascio del 2003.
Cenni storici e osservazioni personali:
Grazie ad Enrico Gaddoni, oggi ho l’occasione di parlarvi nuovamente di Convalmore, una distilleria tristemente chiusa dal 1985 e le cui espressioni sono ormai piuttosto rare. Di tanto in tanto, vi è qualche rilascio ad opera di indipendenti o, molto più sporadicamente, qualche imbottigliamento ufficiale da parte di Diageo, che possiede il marchio e le scorte residue di questo whisky di malto.
La struttura che un tempo ospitava la distilleria, lo ricordo, è invece di proprietà di William Grant e viene impiegata come sito di stoccaggio per il malto di Balvenie e Glenfiddich.
L’imbottigliamento di cui a breve vi parlerò è il Convalmore 24 y.o. distillato nel 1978 e appartenente alla serie Rare Malts, una serie ufficiale distribuita da Diageo anni addietro con l’intento di valorizzare alcune “gemme” del proprio ampio portfolio.
Non molto facile da reperire, è possibile trovarla presso aste e rivenditori specializzati.
Per me è sempre un piacere provare malti rari e ormai estinti, spero di essere positivamente colpito anche questa volta. Purtroppo, finora, ho provato solo un Convalmore… (sono decisamente rari).
Note Degustative:
Aspetto: Oro pieno.
Olfatto: Molto particolare, con massicce note medicinali e un insolito tratto di gasolio. Parallelamente, mostra una gradevole banana acerba e delle mandorle fresche. Leggerissima vaniglia, accanto a degli agrumi che si sviluppano con il passare dei minuti, pur rimanendo sempre domi. Un olfatto piacevole ed austero, decisamente raro da trovare in espressioni odierne. Non nego che mi affascini molto… Con il passare del tempo, dopo circa mezz’ora, il tratto medicinale si attenua in favore di notevoli note fruttate tra cui domina la banana, ora matura!
Palato: Di corpo pieno, lascia emergere un piacevole burro caldo amalgamato alla vaniglia e a un leggero toffee che convivono pacificamente con massicce note balsamiche tra cui spicca l’eucalipto, accanto a un buon tè verde. Decisamente particolare ed espressivo, non manca di continuare a stupire con una gradevole nota cerosa molto marcata, agrumi acerbi, mix di spezie tra cui spicca il pepe bianco.
Notevole, invero.
Finale: Lungo, con riverbero delle note speziate e balsamiche.
Gran whisky, nobile e austero con tratti inusuali per molte espressioni moderne. Ammetto di trovarlo estremamente valido, pur non arrivando alle vette espresse dal 36 y.o. del 2013. Non posso che dolermi ulteriormente per la chiusura di questa distilleria…