Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highlands – Scozia.
Volume alcolico: 51,1%
Prezzo consigliato: 100 euro.
Reperibilità: Media, ancora disponibile presso Beija-Flor & Whiskyclub.it
Cenni storici e osservazioni personali:
C’è di meglio di un GlenDronach per una fredda mattina invernale? Non proprio, forse giusto qualcosina potrebbe competere…
Ad ogni modo, oggi esaminerò il GlenDronach 12 y.o. 2014-2016 for Beija-Flor & WhiskyClub Italia, un’espressione selezionata dai Soci del Club capitanato dall’indefesso Claudio Riva e dal sempreverde Maurizio Cagnolati, importatore esclusivo per l’Italia di questa gemma tra i whisky sherried.
GlenDronach, l’ho già detto molte volte, è considerata da molti (tra cui includo anche il sottoscritto) una realtà meravigliosa sotto ogni punto di vista, con sovente imbottigliamenti di mirabile qualità. Grazie davvero BenRiach, per averla riaperta e riportata all’antica gloria!
I complimenti si sprecano, quindi non li ripeterò. Ne ho provati tanti, e nessuno mi ha deluso.
Spero di essere soddisfatto anche in quest’occasione.
Questo giovincello ha riposato per 12 anni in una botte ex-Sherry Pedro Ximenez, notoriamente la variante di Sherry più dolce, precisamente il Cask 6343/2004.
Ancora disponibile presso i due selezionatori, è stato rilasciato nel 2016 in 432 esemplari.
Ringrazio come sempre Whisky Club Italia e Beija-Flor per il gentile campione!
Note Degustative:
Aspetto: Mogano con venatura ramata.
Olfatto: Nonostante l’elevata gradazione, la nota alcolica è molto leggera e letteralmente “sepolta” sotto la dolcezza delle prugne secche, dei datteri ma anche da una stupenda coltre di frutti rossi: prevalentemente ciliegie, ma anche mirtilli. Questo lato estremamente sherried viene bilanciato da un piacevole tratto agrumato di arance candite e mandarini in fiore e da una discreta speziatura contraddistinta da leggera cannella e pepe nero a sprazzi.
In fundis, nota di cacao che si riverbera con il passare dei minuti, evolvendosi in cioccolato al latte.
Con acqua, enfatizzazione del lato agrumato e del cioccolato al latte.
Palato: Provandolo in purezza, si presenta con un corpo estremamente pieno e caldo, contraddistinto da molto pepe nero, cannella, tracce di zenzero. Gli agrumi sono ora più vibranti, con arance candite a farla da padrone senza tuttavia oscurare ciliegie in infusione alcolica. Leggero zucchero di canna, direi Muscovado.
Piuttosto cremoso, presenta del buon burro e un delizioso toffee.
Ancora il cacao, qui nella declinazione più pura ed amara.
Con acqua, la speziatura si attenua in favore di agrumi dolci.
Suggerisco una modica diluizione per apprezzarlo appieno.
Finale: Lungo, di arance candite, pepe nero, cacao, ciliegie, burro.
Un Dronach giovane e molto valido, godibile anche a grado pieno e con notevole intensità e carattere. Molto invernale, certamente non sarebbe affatto facile finirne rapidamente una bottiglia con la giusta compagnia!
Abbinamento ideale con cioccolato fondente al 90% o, per essere più arditi (ma non troppo), con del roquefort.
Complimenti a Claudio, Maurizio e ai Soci del Club per l’intrigante selezione!