Informazioni:
Tipologia: Blended Malt
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 47,3%
Prezzo consigliato: 200 euro.
Reperibilità: Bassa, release di 387 bottiglie, disponibile presso lo shop dell’imbottigliatore.
Cenni storici e osservazioni personali:
Sansibar, imbottigliatore indipendente che finora mi ha sempre piacevolmente sorpreso, torna oggi su queste pagine con il suo Speyside Malt 35 y.o., distillato nel 1980 e imbottigliato nel 2015. Si tratta di un Blended Malt, ergo un whisky ottenuto miscelando diversi single malt. Non è noto sapere cosa Jenz Drewitz abbia deciso di inserire in questo whisky ma posso dirvi che si tratta di whisky provenienti dalla regione scozzese dello Speyside, maturati interamente in botti ex-Sherry.
Uno sherried ben maturo, insomma! Dovrebbe riservarmi delle sorprese, o almeno lo spero.
Release limitata in 387 bottiglie, è ancora possibile reperirla presso lo store del produttore.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra.
Olfatto: Profondo effluvio di note sherried, con cioccolato fondente amalgamato splendidamente a dei gradevoli frutti rossi, tra cui domina la ciliegia, ma sono ben presenti anche le more ed i mirtilli. A questo tratto molto elegante e delicato, si associa una discreta speziatura, del buon toffee che diviene man mano particolarmente intenso e delle mandorle tostate.
Dopo qualche istante, si svela una prugna matura che aggiunge ulteriore ricchezza.
In fundis, noci secche.
Palato: Di corpo pieno, si presenta molto speziato con pepe nero, chiodi di garofano e zenzero che si evolvono su un substrato composto dai frutti rossi di cui prima, con sempre le ciliegie a farla da padrone, pur se accompagnate dal ribes e dal mirtillo.
Buona vaniglia, del toffee, tratto burroso. Buon risultato, senza dubbio!
Finale: Medio, ciliegie, toffee, burro, spezie.
Un blended malt molto soddisfacente e valido. Pur non conoscendo la composizione, credo che ci sia una generosa dose di Glenfarclas. A tratti, ricorda un po’ pure un buon GlenDronach! Particolarmente inebriante all’olfatto, con un buon palato, perde qualcosa nel finale, pur restando un malto assolutamente interessante, con una maturazione notevole senza aver subito influssi negativi del legno ma, anzi, solo tanta positività.