Informazioni:
Tipologia: Premium Rum
Provenienza: Filippine.
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: 120 euro.
Reperibilità: Bassa, prodotto in tiratura limitata.
Cenni storici e osservazioni personali:
Dopo la disamina dell’espressione standard avvenuta qualche mese addietro, oggi mi occuperò del Don Papa 10 y.o., la limited edition del popolare rum filippino.
Il Don Papa 10 y.o. presenta un invecchiamento aggiuntivo di 3 anni rispetto all’imbottigliamento base ed è maturato in botti ex-bourbon che vengono carbonizzate all’interno prima del riutilizzo.
Annoverato tra i Rum Premium, è commercializzato in Italia da F.lli Rinaldi di Bologna ma non ha facile reperibilità a causa della tiratura limitata.
Il più giovane Don Papa non mi colpì molto, a causa di uno stile non di mio gradimento. Mi ricorda infatti più un liquore che un vero e proprio Rum. Tuttavia, fortunatamente i gusti sono soggettivi ed ho avuto modo di conoscere molti estimatori di questa tipologia.
Sono curioso di vedere se sarò colpito maggiormente dall’imbottigliamento più maturo.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra scurissima, quasi nera.
Olfatto: Estrema dolcezza, che io trovo stucchevole, caratterizzata da una vaniglia eccessiva, amalgama che ricorda Cointreau e, a tratti, il Grand Marnier, con note di agrumi, prugne, banana, cocco e cioccolato al latte. Le note, prorompenti oltre il mio personale limite, disorientano e infastidiscono l’olfatto (almeno il mio), e si innestano tra loro in modo decisamente sbilanciato. Molte fragole (sembra più che altro l’odore di una gomma Big Bubble che, dopo pochi istanti, diviene decisamente massivo) a chiudere l’olfatto più melenso mai ravvisato in un rum. In effetti, non avrei mai pensato che lo fosse se l’avessi assaggiato a un blind tasting!
Palato: Di corpo medio, si presenta meno dolce che in sede olfattiva grazie a delle discrete arance miste a liquirizia. Nuovamente vaniglia, accanto a frutti rossi e cacao amaro. Meglio che all’olfatto senza dubbio, tuttavia mi sembra decisamente non armonico.
Finale: Breve, prevalentemente zuccherino con una punta di liquirizia.
Sicuramente molti lo apprezzeranno, ma non entra proprio nelle mie personali preferenze: se non avessi saputo di essere di fronte a un Rum, avrei pensato ad un liquore. Speravo che il prodotto fosse più espressivo del basilare Don Papa, che nella mia personale agenda poteva almeno vantare la sufficienza, invece no. Troppo sbilanciato nelle sue varie componenti, con un palato mediocre, un finale quasi inesistente e un olfatto oltremodo stucchevole. Alla luce di queste mie personali considerazioni, si rivela purtroppo ampiamente insufficiente.
Esaustiva recensione. Ero molto dubbioso su questo 10 anni. Anche se stiamo parlando di un clima tropicale, tre anni in più rispetto al Don Papa base mi sembravano comunque pochi per far gridare al miracolo. Per i miei gusti il Don Papa classico ha un corpo ed un finale troppo leggeri che quasi contrastano con il suo olfatto ricco e potente. Un naso così dolce lasciava presagire un bouquet di sapori che al palato purtroppo non si presenteranno mai. Ad ogni modo se avrò modo di provarne un bicchiere non mi tirerò indietro per questo dieci anni!
Le rinnovo i miei complimenti vivissimi. Questo sito è davvero un punto di riferimento per chi ama il mondo dei distillati.
Devo ancora trovare il mio rum, ho provato Kraken, Diplomatico R.E. , Zacapa Xo , Santa Teresa e non ricordo quanti altri, la ricerca è comunque magnifica.
Buon lavoro! E continui sempre così!
Salve, la ringrazio molto per i complimenti e per il cortese commento. Ovviamente, il gusto è sempre soggettivo, tuttavia io trovo questo Don Papa sbilanciato, indi la mia valutazione personale. Ho gradito maggiormente la versione standard, speravo che questo 10 anni offrisse di più, purtroppo no.
La ricerca è sempre stupenda, magari potrebbe provare con un Caroni o qualche bel rum della Giamaica o del Demerara 🙂