Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia.
Volume alcolico: 49,5%
Prezzo consigliato: Originariamente 160 euro, ora sui 350.
Reperibilità: Bassa, tiratura limitata di 6000 bottiglie.
Cenni storici e osservazioni personali:
Come ben saprete e come non ho mai mancato di ricordare su queste pagine, quest’anno ricorre il bicentenario della grande distilleria Lagavulin! Tale evento è stato celebrato con una serie di imbottigliamenti: dal giovane 8 y.o. al maturo 25 y.o., passando per un nuovo 12 years old, l’imbottigliamento del Jazz Festival (che presto esaminerò) e l’espressione oggetto di questa recensione: Lagavulin 18 y.o. Feis Ile 2016.
Realizzato in una tiratura limitata di 6000 esemplari, contiene whisky maturato in botti ex-bourbon e butts ex-sherry. Non essendo riuscito a raggiungere anche quest’anno l’isola, devo questa recensione alla gentilezza del titanico Claudio Riva, che ormai di Islay è cittadino onorario!
Orbene, niente indugi, niente prolissità! Proviamolo!
Note Degustative:
Aspetto: Oro pieno.
Olfatto: Molto fresco ed elegante, con note di fiori di campo, camomilla ma anche brezza marina, sale. Torbatura gentile che si innerva su dei frutti rossi delicati, tra cui distinguo nettamente la ciliegia. Ancora, carnoso bacon arrostito e ostriche, con un sentore di salmone affumicato. Non manca un tocco medicinale di antisettico e garze, accanto a delle note agrumate decisamente notevoli: distinto limone e arancia. In fundis, vaniglia. Il tutto, fuso in una soave armonia. Gran bell’olfatto, un po’ chiuso all’inizio ma che si evolve con il passare dei minuti. Vero Lagavulin!
Palato: Di corpo pieno, rilascia la torba con una certa esuberanza, salvo poi lasciare che funga da substrato a una svariata gamma di sentori: un po’ di spezie tra cui si evince maggiormente il pepe nero, un gradevole lato agrumato tra cui domina il limone, liquirizia, lato balsamico di eucalipto e mentolo, leggera vaniglia.
Permane il gradevole tratto medicinale ravvisato in sede olfattiva, accanto a una buona sapidità.
Estremamente valido!
Finale: Lungo, come da tradizione Lagavulin, a base di spezie, torba, agrumi, sale, eucalipto, limone.
Splendido imbottigliamento, ricco di individualità, complessità e carattere. Superiore ai più giovani rilasci celebrativi, lo trovo comunque meno intrigante (ma di pochissimo) rispetto al Feis Ile 2014. Resta un eccelso imbottigliamento, ampiamente promosso!