Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia.
Volume alcolico: 40%
Prezzo consigliato: 35 euro.
Reperibilità: Media, disponibile presso store online ed enoteche.
Cenni storici e osservazioni personali:
Oggi mi dedico ad un malto entry-level, il Bowmore 8 y.o., il più basilare nell’ampio core-range della più antica distilleria di Islay. Del resto, mi è sempre sembrato doveroso non focalizzare solo la mia attenzione su malti rari e costosi, infatti sul sito trovate diversi malti “base” e, nel tempo, prometto che si infoltiranno sempre più.
Questo Bowmore 8 y.o., in effetti, fu uno dei primi malti che assaggiai ormai 16 anni or sono (all’epoca era comunque diverso l’imbottigliamento) e uno tra quelli che, insieme al Lagavulin 16, al Laphroaig 10 e al Macallan 7, mi portarono a decidere di approfondire il lungo sentiero del whisky!
Concepito per il mercato Italiano, non è purtroppo facilmente reperibile come un tempo, dato che molte enoteche lo hanno rimpiazzato con il 12, in vendita a un costo leggermente superiore.
Tuttavia, mi è capitato di trovarlo in vendita presso diverse enoteche e, di recente, presso la grande distribuzione (Auchan).
Ringrazio Lorenzo Pasini per il gentile campione!
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Trasuda fin da subito una torba elegante, come da contrassegno Bowmore, accompagnata da una leggera brezza marina e da un trionfo di dolcezza contraddistinta dal marzapane, tracce di zuppa inglese e misto di agrumi (in particolar modo arancia ma anche un buon limone). Presenta, poi, un lato più grezzo di cuoio lavorato. Sarà anche giovane ma ha un buon carattere.
Palato: Di imbocco tra il medio e il leggero, ritengo sia penalizzato da una gradazione piuttosto bassa, presenta ritorno delle note torbate ed oceaniche, decisamente piuttosto marcate e a tratti coprenti, accanto a vivida arancia, speziatura a base di pepe nero e cardamomo, leggero zenzero. Infine, sentori di frutta tropicale, mango. Purtroppo risulta essere molto fugace, ed è un gran peccato.
Finale: Medio-breve: torba, fumo, mix fruttato.
Lo ricordavo un discreto malto ma molto tempo addietro mi sembrava migliore (e probabilmente lo era, o forse era la mia inesperienza, chissà…). Con un buon olfatto, decisamente Bowmore, si perde al palato e nel finale, dove l’evoluzione è decisamente troppo rapida e fugace e l’intensità scema man mano.
Un gran peccato, probabilmente al 43-45% avrebbe avuto un corpo nettamente più solido.
Ad ogni modo, risulta complessivamente onesto.