Informazioni:
Tipologia: Blended Scotch Whisky
Provenienza: Scozia.
Volume alcolico: 40%
Prezzo consigliato: 22 euro.
Reperibilità: Ampia, disponibile anche da Aquavitae Shop.
Cenni storici e osservazioni personali:
Come promesso tempo addietro, è mio desiderio parlarvi del celebre blended Johnnie Walker, di cui recensirò man mano l’intera gamma.
Partirò da un’espressione ampiamente diffusa, non l’entry level del range costituito dal Red Label ma da quello immediatamente successivo: Johnnie Walker 12 y.o. Black Label, qui esaminato nell’imbottigliamento del 2016, di cui qualche giorno fa ho acquistato una bottiglia.
Prima di addentrarci nella disamina, qualche breve cenno storico sul brand dello Striding Man, l’uomo che cammina sicuro verso il futuro, icona del marchio.
Inizialmente noto come Walker’s Kilmarnock Whisky, il marchio è un’eredità di John Johnnie Walker che aveva cominciato, a inizio ‘800, a vendere whisky nella sua drogheria in Ayrshire, Scozia. Il marchio divenne fin da subito popolare, ma solo dopo la morte di John, sotto l’egida del figlio Alexander Walker e del nipote Alexander Walker junior, vi fu una vera e propria diffusione di massa. In effetti, i due sono tra i principali responsabili della diffusione del whisky come distillato dedicato al grande consumo. Dati alla mano, con John Walker le vendite del whisky erano arrivate all’8% delle entrate della ditta; al passaggio dell’azienda ai figli di Alexander Walker, la percentuale crebbe enormemente, costituendo dal 90 al 95 % del fatturato.
Credo sia opportuno ricordare che prima del 1860 era proibito vendere blended whisky (malti e grain mescolati insieme). In tale periodo, la John Walker ha venduto una certa quantità di whisky Walker’s Kilmarnock. Nel 1865, John e il figlio Alexander iniziarono a produrre il primo whisky di qualità, il Walker’s Old Highland.
Nel 1870, Walker Alexander introdusse la bottiglia quadrata, questa scelta fu fatta per sfruttare al meglio le superfici di carico, e quindi incrementò il numero di bottiglie che venivano esportate. Inoltre la forma quadrata aumenta notevolmente la resistenza delle bottiglie e ridusse pertanto le rotture durante il trasporto. Altra caratteristica peculiare della bottiglia è l’etichetta, che è applicata a un angolo di 24 gradi. Entrambe le caratteristiche sono presenti tuttora.
Tra il 1906 e il 1909, i nipoti di John, George e Alexander II, hanno espanso la riga dell’etichetta e hanno introdotto i nomi delle espressioni in base al colore. Nel 1908 fu deciso di rinominare il whisky da Walker’s Kilmarnock Whisky in Johnnie Walker Whisky.
Nel 2012, dopo quasi 200 anni, la storica distilleria di Kilmarnock è stata chiusa dal nuovo proprietario Diageo, che ha espanso ulteriormente le vendite del prodotto, facilmente reperibile in tutto il mondo a un prezzo decisamente contenuto.
Johnnie Walker Black Label è composto da un blend di Grain e Malt Whisky provenienti da oltre 40 distillerie. Tra i vari: Benrinnes, Caol Ila, Cardhu, Clynelish. Si vocifera anche una piccola presenza di Lagavulin e Mortlach mentre Talisker dovrebbe essere il componente principale della miscela. Insomma, una composizione molto variegata e, sulla carta, davvero interessante! Pare anche che fosse il preferito di Sir Winston Churchill…
Procediamo, no?
Note Degustative:
Aspetto: Ambra
Olfatto: Presenta una dolcezza moderata, contraddistinta da tratti fruttati (arance e canditi) ma anche da un velo di vaniglia e un leggero tocco di frutta secca tostata (noci) e mandorle fresche. Di sfondo, è presente una venatura torbata molto sottile, piuttosto elegante, che si mescola a tratti vegetali e minerali. Discreta brezza marina. Non oscenamente complesso, ma gradevole!
Palato: Di corpo tra il medio e il leggero, presenta fin da subito una torba che diviene più intensa rispetto a quella riscontrata al palato, ripropone un piacevole tocco agrumato di arance e mandarini, emerge una nota dolce di caramello che a tratti diviene creme caramel e, in fundis, presenta una discreta speziatura, dove emerge il pepe. Anche qui, non un capolavoro, ma assolutamente onesto!
Finale: Piuttosto breve: agrumi, frutta secca tostata, torba leggera, vaniglia.
Il Black Label si presenta come un buon blended, non fa gridare al miracolo ma è assolutamente più che valido, risultando una scelta “quotidiana” complessivamente piacevole. Certo, ha un corpo un po’ leggero (soprattutto se siete abituati a bere solo “cask strength”) ma non è necessariamente un male: risulta essere infatti facilmente beverino e non molto impegnativo. In definitiva: molto valido da bere senza “stress”. Normalmente non mi addentro sul prezzo ma credo sia difficile trovare blended migliori in questa fascia.
Era il mio preferito prima di conoscere altri malti di Islay, il prezzo contenuto non influisce sulla qualità di qusto whisky.
Spero di leggere altre recensioni anche su gli altri Johnnie Walker
Salve, concordo che sia un prodotto più che onesto, un buon blended senza eccessive pretese ma valido. Sicuramente recensirò anche gli altri esponenti della gamma!