Informazioni:
Tipologia: Single Blended Rum
Provenienza: Barbados
Volume alcolico: 62%
Prezzo consigliato: Originariamente 130 euro, ora intorno ai 250-300.
Reperibilità: Bassa, 2400 bottiglie rilasciate durante l’estate ma rapidamente esaurite. Disponibile presso aste online.
Cenni storici e osservazioni personali:
Il Foursquare 10 y.o. 2006-2016 rilasciato nel corso dell’ultima estate da Velier è certamente uno dei rum più ricercati del momento: rapidamente esaurito, è purtroppo ormai reperibile solo presso aste online, a prezzi decisamente triplicati rispetto a quello iniziale.
Fortunatamente, grazie al caro amico Andrea Ferrari, sono riuscito a reperirne una bottiglia a prezzi umani. Al contempo, al recentissimo ShowRum, l’ottimo e caro Francesco di “Lo Spirito dei Tempi”/Le Carovaniere lo aveva in degustazione e ho approfittato per prendere un campione, rimandando l’apertura della bottiglia. Ringrazio sentitamente Francesco, cui si deve oggi questa recensione!
Dato che non ho mai parlato fino ad oggi di una delle più moderne, se non la più avanzata in assoluto, tra le distillerie dei caraibi, permettemi di spendere qualche parola in merito a Foursquare.
Foursquare Distillery è sita a Barbados, presso St.Philip ed è gestita da Richard Seale, esponente di una famiglia che distilla rum da ben quattro generazioni.
La distilleria impiega principalmente melasse provenienti dalla Guyana, oltre ad una piccola parte di quelle di Barbados. Il motivo è molto semplice: come spiegato dallo stesso Seale, non vi è abbastanza melassa a Barbados e la Guyana, tra i paesi limitrofi, è fautrice di alcune tra le migliori al mondo.
Per quanto concerne l’aspetto della distillazione, presso la distilleria sono in uso due tipi di alambicchi, uno continuo a colonna ed uno discontinuo pot still.
Senza addentrarmi troppo nelle specifiche tecniche che potrebbero tediare alcuni di voi, voglio comunque sottolineare che tali alambicchi, seppur tradizionali, presentano delle innovazioni dovute alla modernità.
Ad esempio, l’alambicco continuo, benchè sia una classica colonna “Coffey”, presenta una differenza nel controllo della pressione, dato che quest’ultima è controllata, onde avere una migliore separazione delle componenti alcoliche (testa, cuore, coda). Nell’alambicco discontinuo, invece, è stata realizzata una modifica per la riduzione dei solfiti derivanti dalla distillazione delle melasse. In pratica, al posto del classico deflemmatore, è stato realizzato un collo lungo e affusolato in cui sono stati inseriti dei piatti in rame, realizzati dall’italianissima Green Engineering.
Passando all’aspetto finale della produzione, Foursquare è nota per la realizzazione di Single Blended Rum, ergo composti da una miscela di rum distillati con il pot still e altri distillati con alambicco a colonna, presso la medesima distilleria.
Esistono prodotti di Foursquare 100% Pot Still o 100% a colonna, ma nella pratica gran parte delle espressioni prodotte impiegano i rum provenienti da entrambi gli alambicchi.
Nel caso specifico di questo Foursquare 10 y.o. 2006-2016, esso è il primo Single Blended Rum della distilleria a superare la gradazione alcolica del 60%, essendo stato imbottigliato al 62%.
La maturazione è avvenuta interamente in loco e, in base alla filosofia dell’azienda, impiegando due tipologie di botti: ex-bourbon ed ex-cognac. Precisamente, in questo caso, 7 anni in botti ex-cognac e 3 in botti ex-bourbon.
Dalla collaborazione con Velier, è stata partorito quindi questo imbottigliamento che, come ricordavo in incipit, è purtroppo rapidamente esaurito, se non nel giro delle aste online.
Insignito del Rum Trophy come miglior rum al mondo e della medaglia d’oro da parte dell’International Wine & Spirits Competions, è diventato immediatamente ricercatissimo da estimatori e collezionisti.
E’ giunta quindi l’ora di versarlo nel bicchiere, per le mie modeste impressioni.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra.
Olfatto: Provandolo dapprima in purezza, emerge fin da subito una componente alcolica ovviamente massiva, che ha effetto piuttosto coprente sugli aromi. Con un po’ di ossigenazione, tuttavia, diventa fortunatamente più gentile. In questa fase, distinguo un piacevole tratto ceroso, misto a ciliegie e foglie di tabacco, e un tocco vanigliato. Aggiungendo acqua in maniera graduale ma non eccessiva, la rivelazione: crema pasticcera, enfatizzazione dei frutti rossi, arancia, torta natalizia, mix di spezie, tra cui si evince la cannella. Ancora, gradevole tratto medicinale, quasi antisettico. Zucchero di canna muscovado, melasse. Prugne, datteri e fichi secchi. Miele millefiori. Infine, un’appendice balsamica contraddistinta da generoso mentolo misto ad eucalipto. Decisamente sontuoso, non c’è che dire!
Palato: In purezza, molto cacao amaro, pepe nero a iosa, deciso tocco fruttato a base di mango e frutto della passione, tabacco, liquirizia. Con acqua, ingentilimento complessivo, maggiore emersione del lato fruttato a discapito di quello speziato, divenendo più armonico nella sua interezza.
Tratto “sporco” contraddistinto da note fenoliche e di catrame, che io trovo piuttosto piacevoli quando ben integrate come in questo caso. Piacevole mentolo, che riverbera quello ravvisato in sede olfattiva, accanto a un gradevolissimo tratto di olive verdi. Insomma, decisamente complesso e inusuale come prodotto, ma di grandissimo livello qualitativo!
Finale: Medio lungo, composto da spezie miste, cacao amaro, note fruttate dolci.
Rum estremamente valido, necessità di una moderata aggiunta di acqua per esprimersi appieno, ma è un’esperienza che vale assolutamente provare! Peccato che il costo sia divenuto elevato, sottolineo che Velier l’aveva prezzato in un modo decisamente onesto. Grande espressione di Barbados, tra i rum più sontuosi provati, soprattutto in sede olfattiva, pur presentando un palato assolutamente degno. Avrei solo gradito maggiore intensità nel finale, ma è comunque intrigantissimo.
Buongiorno,
sono alla disperata ricerca di questo splendore.
Sapete dove sia possibile reperirne una bottiglia?
Grazie mille
Salve Alessandro,
purtroppo è esaurito presso tutti i rivenditori specializzati. Può trovarlo alle aste, a un prezzo maggiore purtroppo!
quanto dovrebbe essere la diluizione corretta dell’acqua?
Salve Gianluca, le suggerisco di aggiungere poche gocce d’acqua (possibilmente usando un contagocce) e verificare se il risultato la soddisfa. Non è necessaria una massiccia diluizione.