Informazioni:
Tipologia: Demerara Rum
Provenienza: Contea del Demerara – Guyana
Volume alcolico: 46%
Prezzo consigliato: 120 euro.
Reperibilità: Bassa, 255 bottiglie ottenute dal Cask #37
Cenni storici e osservazioni personali:
Continuiamo, in questa lunga estate, a discorrere di Rum! Stavolta, è il turno del Demerara Diamond 12 y.o 1993-2016 Silver Seal, appartenente agli ultimi rilasci come quelli esaminati recentemente. Anche questo, in anteprima mondiale per Il Bevitore Raffinato, grazie alla gentilezza di Max Righi.
L’alambicco Diamond, ancora in uso presso Demerara Distillers Ltd, è fautore di rum più leggeri e volatili. Trattasi di un Coffey Still a doppia colonna, in metallo. Spesso, con il proprio Rum, ha smentito l’idea che un alambicco a colonna non sia in grado di produrre prodotti di elevata qualità. Certo, ogni alambicco è differente ma ognuno di quelli sopravvissuti nella regione del Demerara realizza rum di elevatissima individualità e, sovente, qualità. Su questo, posso metterci la mano sul fuoco.
Quest’espressone è un Single Cask imbottigliato al 46% e ne sono state realizzate 255 bottiglie. Rasenta l’imbottigliamento più giovane tra quelli selezionati quest’anno da Silver Seal. Be’, credo di essermi profuso abbastanza, proviamolo!
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: In primis, notevole sentore ceroso misto a vernice e paraffina, un tratto che riscontro soventemente nei demerara. Dietro questo velo inizialmente molto potente, appare una gradevole affumicatura, perfettamente complementare.
Non manca, poi, di rivelare una piacevolissima frutta gialla: melone cantalupo su tutti, ma anche una fresca pesca accompagnata da una leggera banana. Guizzo di vaniglia che, dopo alcuni minuti, si fonde allo zucchero a velo. Giovane ma con carattere! Sottilmente elegante, non termina di stupire con un deciso caffè espresso che si amplifica dopo una mezz’ora di ossigenazione. In fundis, cacao amaro al peperoncino.
Decisamente nelle mie corde!
Palato: Di corpo medio, rilascia notevoli note fruttate di pesca gialla, melone cantalupo, banana fritta. Substrato erbaceo di foglie di tè nero e prato appena tagliato, che si fondono a suggestioni balsamiche complementari e molto piacevoli a base di eucalipto. Presente, poi, un lato amarognolo a base di china e rabarbaro. Infine, cacao amaro a iosa e leggerissimo caffè.
Leggero, come ci si aspetta dall’alambicco Diamond, ma decisamente piacevole.
Finale: Medio-lungo: Mix fruttato con preponderanza della banana fritta, china, rabarbaro, leggera affumicatura, cacao.
Che dire di questo rum? Giovane ma con profonda individualità, come la gran parte degli esponenti provenienti dalla regione del Demerara. Non è complesso come altre espressioni realizzate da Max e prodotte da differente alambicco ma mantiene caratteristiche molto piacevoli, oltre a risultare molto beverino. Ideale per un consumo quotidiano di alta fascia! Bene così.