Machrie Moor è uno sfagneto o, se preferite, una torbiera a sfagneto, presente nella parte occidentale dell’Isola di Arran. Da essa, prende il nome una release della distilleria isolana ormai giunta alla sua sesta edizione. In realtà, sono state realizzate due differenti espressioni: quella oggetto della disamina odierna, al 46%, e una a grado pieno, che esamineremo domani.
Arran Machrie Moor 6th Edition è un malto leggermente torbato, (peraltro l’unico torbato del core range di Arran), precisamente a 20 ppm (parti per milione), laddove le precedenti edizioni presentavano 14 ppm. Maturato esclusivamente in botti ex-bourbon, è stato imbottigliato senza subire la filtrazione a freddo e senza aggiunta di coloranti.
Release in tiratura limitata di 15.000 bottiglie, è ancora disponibile online presso cadenhead.it (sito per la vendita retail del distributore Italiano di Arran, Beija-Flor).
Ringrazio cortesemente il caro Maurizio Cagnolati per il campione a scopo recensivo.

Aspetto: Oro chiaro.

Olfatto: Inizia con profonde note di frutta tropicale fresca, tra cui distinguo nitidamente ananas e mango. Non manca un buon accompagnamento di vaniglia e zucchero a velo, che connotano l’olfatto in senso prettamente dolce. La torba è percettibile ma lieve, anche se decisamente elegante. Un guizzo di cera appare di sfondo. Limone complementare al tutto.
Complessivamente intrigante!

Palato: Di corpo pieno, ripropone fin da subito le note di ananas, qui tuttavia più dome e miste a sentori più secchi derivanti da spezie del legno. La torba diviene leggermente più evidente che all’olfatto e si innesta a piacevoli agrumi, quali mandarini e arance. Ancora, scorza di limone! Piuttosto semplice in verità, ma gradevolmente beverino e decisamente estivo.

Finale: Medio, di mix agrumato che si intreccia al fumo di torba elegantemente di sfondo.

Decisamente gradevole questo Machrie Moor. Non un capolavoro eccelso ma assolutamente un malto non disprezzabile, anzi. Arran non produce torbati, questa release è tuttavia riuscita nell’intento di realizzare un malto piacevole e complessivamente elegante. Personalmente, la parte che gradisco di più è l’olfatto ma è più che buono in ogni sua componente.