Informazioni:
Tipologia: Italian Malt Whisky
Provenienza: Val Venosta – Italia
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: 74 euro.
Reperibilità: Bassa, disponibile il nuovo batch 01/2016 al medesimo prezzo.
Cenni storici e osservazioni personali:
Vi ho già parlato di Puni, la prima distilleria italiana di Whisky, sita a Glorenza, nel cuore delle Alpi. Esaminammo infatti l’interessante Opus I, acquavite di cereali, non ancora definibile whisky dal momento che la maturazione è inferiore ai 3 anni.
Ebbene, Puni è cresciuta, è andata avanti ed ha rilasciato i suoi due primi whisky veri e propri: Puni Alba, oggetto di questa recensione e Puni Nova.
Il batch di cui parleremo quest’oggi è il 02/2015, rilasciato lo scorso autunno. Ora è disponibile con maggiore facilità il batch 01/2016, che condivide il medesimo “percorso”.
Alba, nei vari batch, è infatti maturato per 2 anni in botti di Marsala e per un 1 anno in botti di whisky torbato provenienti da Islay. La provenienza delle botti è ignota ma si vocifera Ardbeg… La scelta delle botti di Marsala conferisce un tocco di “italianità” ed è certamente ben gradito.
Citando il sito web ufficiale:
Il sapore unico del primo Italian Malt Whisky è ottenuto utilizzando 3 diversi tipi di malto. Malto d’orzo, frumento e segale sono stoccati in tre differenti silos all’interno dello stabilimento e vengono mescolati in seguito secondo la specifica ricetta della casa.
Il malto di segale è ricavato secondo i metodi di raccolta tradizionale della Val Venosta. Uno dei campi di grano è situato addirittura a 1.500 metri d’altezza sopra il livello del mare.
Bene, è il momento di testare il valore di questo giovincello italiano!
Note Degustative:
Aspetto: Ambra.
Olfatto: Piuttosto fresco, con profonde note di vino bianco accanto a un vivido sentore di cereali e di fieno come quello riscontrato in molti whisky giovani, continua con pepe bianco molto profumato e una gradevole nota agrumata di arance di Sicilia e mandarini. Dopo qualche minuto, il lato vinoso del marsala si accentua ulteriormente, rilasciando fiori di pesco e avviluppando una gradevole nota torbata molto elegante e leggera, con connotati da foglia di tabacco. Presente una leggera vaniglia e una puntina di chiodi di garofano. Infine, etereo tratto di segale accompagnato da un’emergente banana!
Giovane, ma con discreto carattere!
Palato: La presenza del Marsala è ravvisabile anche in tal sede, con una nota gradevole di frutti rossi ma anche ritorno degli agrumi. Tabacco che rispetto all’olfatto risulta amplificato e sentori speziati più marcati che tendono a predominare in alcuni momenti. In particolare: zenzero, chiodi di garofano, aromatico pepe bianco.
Una puntina di cacao amaro. Torbatura che permane leggera.
Finale: Medio, di chiodi di garofano, agrumi e foglia di tabacco.
Un malto giovane ma, non per questo, privo di gradevolezza! A tratti, soprattutto all’olfatto, sembra più una buona grappa barricata che un whisky ma, in verità, non lo trovo affatto malvagio, anzi direi il contrario! Tre anni sono pochi ma ci sono tutte le premesse per migliorare in futuro. Per ora, ammetto di averlo trovato superiore a whisky con invecchiamento leggermente superiore. Confido che l’impegno e la determinazione di Puni porteranno risultati sempre più interessanti! Avanti così!