Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia
Volume alcolico: 49,6%
Prezzo consigliato: Non ancora disponibile.
Reperibilità: Bassa, Single Cask in tiratura limitata.
Cenni storici e osservazioni personali:
Cari amici ed amiche, come ben saprete in questi giorni ricorre il Feis Ile, l’annuale festival dell’Isola di Islay. Pertanto, oggi torniamo metaforicamente in tal sede con il Bowmore 25 y.o. 1990-2016 Silver Seal, appartenente agli ultimissimi rilasci della celebre etichetta modenese.
Come sapranno i più attenti di voi, ho avuto il piacere e il privilegio di provare questi imbottigliamenti in anteprima mondiale, curandone le tasting notes ufficiali. La recensione sarà quindi un po’ diversa dalle solite: avendo avuto modo di degustare il campione di botte, effettuerò una comparazione tra quest’ultimo e la release definitiva, avvenuta pochi giorni fa.
Nei single cask, infatti, non sono inusuali dei cambiamenti con il passare del tempo. Sicuramente l’evoluzione avuta in pochi mesi sarà diversa da quella che potrà avere negli anni, ma già il “semplice” passaggio in bottiglia può essere ben rappresentativo.
Ultima annotazione: questo imbottigliamento fa parte della serie: Whisky is Classical. Ogni espressione è dedicata ad un’Opera rappresentativa del panorama musicale mondiale Italiano. Nello specifico, il Bowmore è dedicato ai “Pagliacci”, celebre opera di Ruggero Leoncavallo. All’interno del box, oltre alle mie tasting notes, troverete una dettagliata sintesi della trama dell’Opera, accompagnata dai cenni inerenti la vita dell’autore. Tale parte è stata curata dal Maestro Filippo Azzaretto, Professore d’Orchestra nel ruolo Corno del Teatro di San Carlo di Napoli nonché Professore presso il Conservatorio Martucci di Salerno.
Insomma, niente è stato lasciato al caso in queste nuove release. Il package, come sempre, è inoltre estremamente curato!
Ed ora, addentriamoci nella recensione! Buona Lettura!
Che altro dirvi? Buona lettura!
Note Degustative:
Aspetto: Oro pallido.
Olfatto: (Campione di Botte):Torbatura lieve ed elegante, mista a soave brezza oceanica. Mandorla che compare dapprima fresca e poi diviene secca. Pastafrolla, leggera crema pasticcera. Leggero aroma di vino bianco. Pepe nero e lievissima cera. Con acqua, si evince un lato citrico dominato dal limone, assolutamente non invasivo ma complementare al tutto.
(Release Finale):In purezza, sostanzialmente analogo, con la differenza che qui la torbatura è maggiormente elegante e più suadente. Compare, poi,una vivida traccia di salmone affumicato misto a bacon arrostito. Alle note già evidenziate in botte, si accompagna un morbido marzapane. Mandorle fresche molto vivide! Inoltre, si evince una gradevole buccia di mandarino, che non ravvisai nel primo caso. Con acqua, nuovamente l’enfasi del lato citrico, mai invasivo. Ottimo risultato!
In definitiva, note evidenziate: Torba, affumicatura, sentore salmastro, lato citrico, tocco balsamico. Lato speziato, di pepe nero, lievissima cera; Agrumi, lato dolce di pastafrolla, crema pasticcera, marzapane.
Palato: (Campione di Botte): Di corpo pieno, lascia emergere del legno nobilmente antico, innestato a torba elegante, sale marino, pepe nero e chiodi di garofano. Distinte note di succo di limone che aggiungono ulteriore raffinatezza, accanto a pasticceria secca. Zenzero. Gradevole lato balsamico di eucalipto e mentolo. Con acqua, resta sostanzialmente immutato pur virando maggiormente sul dolce.
(Release Finale): Più elegante, con torba che permane nella sua raffinatezza, accompagnata da spezie tra cui domina il pepe nero, ma vi sono anche i chiodi di garofano. Ancora, soave presenza della pasticceria secca, accompagnata dal lato balsamico, qui più mite. Presenta una sfaccettatura diversa che lo rende egregiamente distinto, ancor più che nel caso precedente, dove già era notevole! Sentore di brezza marina più sommesso che in botte, con un’ottima sapidità complementare al tutto. Leggero liquore all’arancia, non presente nel campione iniziale.
L’aggiunta di acqua, anche in questo caso, tende ad aprire nuovamente la parte più dolce contraddistinta dalla pasticceria secca e dal marzapane, con un buonissimo zenzero!
Note complessivamente evidenziate: Torba, pepe nero, chiodi di garofano pasticceria secca, lato balsamico, marzapane, zenzero, sentore salmastro, agrumi.
Finale: (Campione di Botte): Lungo, di torba elegante, pepe nero, zenzero e crema pasticcera.
(Release Finale): Sostanzialmente immutato, se non per una torba ancora più delicata e una punta agrumata distintiva.
Un whisky già ottimo in botte (che poi è la prova che Max Righi non sceglie certamente a caso), dopo il travaso e pochi mesi, già denota dei mutamenti migliorativi. I Single Cask tendono a migliorare nel tempo e, in questo caso, ne abbiamo una piacevole riprova!
Un Bowmore degnamente tale, che mi ha ricordato l’eccelso 30 anni rilasciato proprio da Silver Seal un paio di anni addietro e che mi stupì estremamente in positivo. Armonico, complesso e autenticamente isolano. In due parole: un’Opera!
Per l’abbinamento, lo trovo superbo con pasticceria secca alle mandorle o con la classica combo composta da ostriche e salmone affumicato!
Che whisky, signori!